Il campione spagnolo, reduce dall’indiscutibile trionfo di New York, ha preso la sua decisione: il coach già se n’è fatto una ragione
Anche se non sembra aver poi faticato così tanto (il fuoriclasse ha lasciato per strada solo un set, concedendo il numero minimo di palle break nella storia di un torneo dello Slam), anche lui ha faticato. E fisicamente e mentalmente. Inevitabile dunque che dopo la trionfale campagna sul cemento americano, il brillantissimo Carlos Alcaraz abbia bisogno di riposare in vista di un finale di stagione che potrebbe ancora vederlo grande protagonista.
All’interno di un’annata che, per numero di titoli e di dominio esercitato, ricorda molto da vicino il 2024 di Jannik Sinner (anche l’iberico, come l’azzurro, ha vinto 2 Major nella sua miglior stagione da professionista), il nuovo numero uno del mondo era chiamato anche a rispondere alla chiamata della sua Nazionale per il delicato incontro contro la Danimarca di Holger Rune, valido per l’accesso alle Davis Cup Finals di Bologna.
Come però già qualcuno, tanto in patria quanto tra gli addetti ai lavori, aveva iniziato a sospettare, il fenomeno di Murcia non potrà rappresentare il suo Paese nella due giorni contro gli scandinavi, prevista sulla terra rossa di Marbella il 13 e il 14 settembre. Lo ha annunciato lo stesso giocatore, commentando la sua decisione ai microfoni di ‘Cadena Ser‘.
Il rammarico di Alcaraz: Capitan Ferrer guarda avanti
“È davvero difficile per me non giocare in Coppa Davis: è una cosa che mi fa stare male. La verità è che l’ATP Tour è molto impegnativo e richiede un grande sforzo sia dal punto di vista fisico che mentale. Non ho il tempo di tornare a casa e prepararmi al meglio per l’impegno con la mia Nazionale“, ha dichiarato l’allievo di Juan Carlos Ferrero.
La squadra guidata dal mitico Capitano David Ferrer sarà comunque rappresentata da tennisti del calibro di Jaume Munar, Pedro Martínez, Roberto Carballes Baena e Pablo Carreño Busta: tutti giocatori che hanno già esordito in Coppa Davis, e che quindi dovrebbero rappresentare una garanzia per le Furie Rosse. Non a caso lo stesso Ferrer ha ostentato una certa tranquillità nonostante la legittima amarezza provata per la rinuncia della sua punta di diamante.
“Ci sono assenze importanti, come quelle di Alcaraz e Granollers. Ma le accettiamo e le gestiamo. Sono cose che possono succedere. Non voglio perdere altro tempo a lamentarmi di chi potrebbe esserci e non c’è. Ho fiducia nella mia squadra“, ha dichiarato il Capitano.
