L’ultimo annuncio è una vera e propria batosta per Jannik Sinner: ormai non ci sono più dubbi, i tifosi sono a pezzi.
Jannik Sinner ha perso il primato nella classifica ATP. Fatale la sconfitta nella finale degli US Open 2025 contro Carlos Alcaraz: il 24enne di San Candido non è riuscito a fare il bis del successo dello scorso anno e ha subito il sorpasso proprio dal rivale spagnolo, che ora guida il ranking con 760 punti di vantaggio su Sinner.

Alcaraz ha anche l’occasione di incrementare questo divario: il 22enne murciano ha pochi punti da difendere sul cemento, al contrario di Sinner che invece è stato protagonista di una grande stagione sull’hard court nel 2024. Tuttavia in questo momento l’altoatesino non è concentrato sul recuperare la prima posizione in classifica ATP.
Come ha detto lui stesso ai microfoni il lavoro che proverà a fare nei prossimi mesi sarà volto a cercare di “uscire dalla comfort zone” e variare il suo gioco, rendendosi meno prevedibile. Una riflessione molto matura alla luce di quanto visto nell’ultimo atto del torneo di Flushing Meadows: lo spagnolo è parso superiore praticamente sotto tutti i punti di vista, a cominciare dal servizio.
Catastrofe Sinner, non ci sono dubbi: “E’ di un altro pianeta”
Un aspetto che ha voluto sottolineare anche Boris Becker. L’ex tennista tedesco, vincitore di sei titoli Slam tra cui uno US Open nel 1989, è intervenuto nel podcast curato dall’ex giocatrice Andrea Petkovic e si è soffermato anche sulla finale di New York. Secondo Becker lo Slam americano ha mostrato chiaramente quanto Alcaraz fosse superiore a tutti, compreso Sinner.

“La finale ha avuto un padrone assoluto. Carlos ha giocato un tennis di un altro pianeta e ha meritato di vincere il torneo”, le parole di Becker nel podcast. L’ex allenatore di Holger Rune ha elogiato soprattutto il servizio di Alcaraz, aggiungendo che invece è probabilmente proprio la battuta uno dei principali punti deboli di Sinner. Per l’ex numero 1 al mondo, però, Jannik dovrà lavorare anche su altro.
“Sinner per la prima volta è rimasto fermo con il suo gioco – ha aggiunto Becker – Così è prevedibile: sai già esattamente cosa succederà. E non è tanto grave che io lo veda così, è molto peggio per lui che lo veda così anche Alcaraz”. Sempre l’ex tennista tedesco ha poi precisato che Carlos sembra aver fatto dei passi avanti nel suo gioco, al contrario di Jannik che invece pare “sia rimasto lo stesso”.





