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Disastro Sinner in classifica: crollo terrificante

Non solo il sorpasso nel ranking Atp a opera di Carlos Alcaraz: altro crollo verticale per un vero e proprio disastro Sinner

Da lunedì scorso Jannik Sinner non è più il numero 1 del ranking Atp. Il ko per mano di Carlos Alcaraz nella finale degli Us Open, di cui era il defending champion, gli sono costati il trono e lo scettro di Re del tennis mondiale.

Disastro Sinner in classifica: crollo terrificante-tennisfever.it (LaPresse)

Il nuovo numero 1 del mondo, come è noto, è proprio il trionfatore sul cemento di Flushing Meadows che così ha coronato il lungo inseguimento del 24enne di Sesto Pusteria che aveva conquistato la vetta del ranking Atp il 10 giugno del 2024 rimanendoci per 65 settimane di fila (455 giorni).

Ma, come recita un popolare proverbio, ‘i guai non vengono mai soli’ e, infatti, il sorpasso nel ranking Atp da parte di Carlos Alcaraz va di pari passo con il crollo verticale dell’altoatesino in un’altra classifica per un vero e proprio disastro Sinner.

Sinner, numeri impietosi al servizio: è soltanto 54esimo in classifica

Altro che vacanza in qualche località esotica per smaltire la delusione della finale persa agli US Open. A pochi giorni dal ko a New York, Jannik Sinner è ritornato in campo per lavorare, seguito da coach Simone Vagnozzi, sul servizio, il fondamentale che più di tutti lo ha tradito a Flushing Meadows.

A certificarlo un dato statistico: la percentuale di prime di servizio messe in campo che vede il 24enne di Sesto Pusteria al 54esimo posto, con il 60.6% di media, e, quindi, piuttosto indietro rispetto ad Alcaraz, Djokovic e Zverev. Una lacuna piuttosto evidente nella trasferta nordamericana. Jannik a Cincinnati ha superato il 60% di prime di servizio solo nel debutto contro Galan tanto che dopo il match di 2° turno con Diallo è tornato in campo verso le 22.00 solo per allenarsi al servizio.

Sinner, numeri impietosi al servizio: è soltanto 54esimo in classifica-tennisfever.it (LaPresse)

Percentuali che non sono migliorate nello Slam newyorchese dove nei sette match disputati ha oltrepassato il 60% di prime solo nel derby tricolore dei quarti con Lorenzo Musetti. Non a caso Sinner ha incontrato difficoltà con Shapovalov e Auger-Aliassime che attaccano senza esitazione la seconda per poi incappare contro Alcaraz nel primo ko in un match sul cemento in uno Slam dagli US Open 2023.

In compenso, secondo le statistiche Atp, l’ex numero 1 del mondo ha il secondo miglior servizio del circuito, dietro solo a Mpetshi Perricard, per numero di game di servizio vinti, con il 92%, e per punti vinti con la seconda, con il 59.6%. Numeri che però non sono sufficienti quando l’altoatesino affronta Carlitos che, per sua stessa ammissione, “non ha punti deboli“.

Ebbene, Jannik, come confessato nella conferenza stampa post finale Us Open, è pronto a uscire dalla sua ‘comfort zone’ dal momento che è conscio di quanto sia fondamentale l’efficacia della sua prima di servizio e, come detto, ha già cominciato a lavorarci, con il 500 di Pechino, in calendario dal 25 settembre al 1° ottobre, e il successivo Masters 1000 di Shanghai che saranno i primi ‘stress test’ della sua prima di servizio.

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