Sinner, spunta un retroscena assurdo: da non credere

Spuntano innumerevoli aneddoti e retroscena sulla vita di Jannik prima che diventasse Sinner: i tifosi restano a bocca aperta

Abbiamo forse conosciuto prima il campione e poi l’uomo. anzi forse quest’ultimo (considerando la riluttanza del diretto interessato a parlar di sé e delle sue abitudini extra-tennistiche) non lo conosceremo mai davvero fino in fondo.

Jannik Sinner in campo nella premiazione di New York
Sinner, spunta un retroscena assurdo: da non credere (Ansa Foto) – Tenniisfever.it

Il ragazzo riservato e discreto che poi già in giovane età si sarebbe trasformato in un ‘aggressore’ dell’avversario sul rettangolo di gioco è già emerso come tale in alcuni racconti fatti da chi ha avuto la fortuna di condividere con lui gli anni della prima adolescenza. Quelli in cui, incredibile a dirsi oggi, forse prometteva di più come sciatore che come tennista.

Dotato evidentemente di un talento multiplo che Madre Natura ha pensato bene di regalargli, Jannik Sinner da San Candido è davvero un personaggio sui generis. Una sorta di anti eroe pur essendo assurto allo status di eroe per milioni di italiani che si sono (ri)scoperti appassionati di tennis. E che grazie alle imprese del fuoriclasse altoatesino hanno esultato, pianto, gioito, forse addirittura imprecato. Sinner, insomma, trasmette passione.

In molti si sono chiesti, negli ultimi mesi, come fosse il Jannik Sinner studente. Quello che, essendo ancora un giovane adolescente, era di fatto obbligato a coniugare lo studio col duro allenamento sul campo da tennis. Intervistati da ‘Il Corriere della Sera‘, alcuni docenti dell’Istituto Walther, scuola paritaria di Bolzano, hanno fatto delle gustose rivelazioni sulla vita del ragazzo Jannik prima che diventasse il campione Sinner.

Lo studente Jannik: le basi per il campione Sinner

Anche se un po’ timido Jannik era ben inserito nel contesto della classe. Era già allora era un ragazzo molto educato, rispettoso della scuola e degli insegnanti: era proprio come lo conosciamo oggi”, ha esordito la docente di matematica Tina Iuzzolino, che ha avuto Sinner in seconda e terza superiore. “Era presente in classe per un certo numero di giorni al mese: noi insegnanti gli fornivamo il materiale da studiare. Lui coscienziosamente si organizzava, svolgendo i compiti assegnati. Quando arrivava a scuola, era ben preparato e riusciva a stare al passo con i compagni di classe: non ha mai avuto insufficienze“, ha detto Iuzzolino.

Un giovanissimo Jannik Sinner col trofeo della Next Gen
Lo studente Jannik: le basi per il campione Sinner (Ansa Foto) – Tenniisfever.it

Le ha fatto subito eco Roberta Rodà, docente di diritto ed economia che fece qualche supplenza negli ultimi due anni in cui Jannik frequentò l’istituto Walther. Anche la professoressa ha un ottimo ricordo di Sinner, dipinto come uno studente modello.

Era sicuramente uno studente molto puntuale e serio, che non ha mai cercato di usare il tennis come scusa per saltare un’interrogazione. Era molto educato e gentile, andava d’accordo con i compagni di classe e non si dava delle arie, sebbene all’epoca fosse già numero 23 della classifica mondiale“, ha incalzato.”Nonostante non sia più tornato a trovarci – conclude Rodàogni tanto riceviamo alcuni suoi biglietti scritti a mano. La cosa ci fa davvero molto piacere“.



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