Nuovo ko per Matteo Berrettini, al ritorno in campo dopo la lunga assenza: le dichiarazioni post match fanno suonare l’allarme
E’ un 2025 che sta prendendo, purtroppo, una piega negativa per Matteo Berrettini. Il tennista romano appariva in ripresa dopo aver chiuso lo scorso anno in crescita e iniziato questa stagione con buoni risultati. Ora, però, si intravede di nuovo un tunnel da cui non è facile uscire.

Le prime avvisaglie in primavera, quando ha iniziato ad accusare di nuovo qualche problema fisico. Il ritiro al secondo turno a Roma ha interrotto un buon trend, da lì purtroppo Matteo ha visto molto poco il campo. A Wimbledon, uscita al primo turno, quindi di nuovo una lunga assenza, da cui è riemerso soltanto adesso, tornando in campo nel torneo ATP 250 di Hangzou. Anche qui, però, per Berrettini è arrivato un nuovo ko, contro il ceco Svrcina, numero 99 del ranking, che lo ha battuto per 6-3 6-3.
Un risultato di sicuro deludente per l’azzurro, che sperava di ricominciare meglio il suo percorso, per candidarsi a un posto nella squadra di Coppa Davis. Il periodo si conferma non fortunato e la situazione da’ adito nuovamente a commenti sgradevoli. Sulle vicende del 29enne romano, giunge l’intervento qualificato di Paolo Bertolucci.
Berrettini in crisi, Bertolucci avverte: “Fase discendente della carriera? E’ possibile”
L’ex tennista, oggi apprezzato commentatore, è stato intervistato dall’Adnkronos e si è espresso su Berrettini difendendolo, da un lato, ma dall’altro sottolineando quelle che sono per lui difficoltà evidenti in questo momento.

“Non ci si poteva aspettare che al suo rientro facesse vedere subito un buon livello, mancava da tanto tempo – ha spiegato – E’ importante innanzitutto che abbia risolto i problemi fisici. Non parliamo di un tennista di 35 anni. C’è da andare con i piedi di piombo, perché c’è la preoccupazione di nuovi infortuni, ingolfandosi di impegni. Io credo che da un lato Berrettini farebbe meglio a iniziare alcuni tornei disputando le qualificazioni, per mettere nelle gambe più incontri. Entrando in tabellone principale, il rischio è di giocare solo una partita a settimana. E’ utopia pensare di rivederlo al top senza almeno una decina di partite. Il problema è che se fisicamente e mentalmente non è a posto, c’è il rischio che si sia nella fase discendente della carriera“. Soltanto il futuro potrà dirci se rivedremo un Berrettini ad alti livelli oppure no.






