Zverev si lascia andare e dice tutto ciò che pensa, il tedesco è allibito da quanto visto quest’anno: ecco di cosa ha parlato
In contemporanea all’inizio dello swing sul cemento asiatico, la scorsa settimana si è tenuta al “Chase Center” di San Francisco l’ottava edizione della Laver Cup, prestigioso torneo di esibizione che vede sfidarsi il Team Europe e il Team World. Tra i protagonisti di spicco della compagine del Vecchio Continente – sconfitta per 15 punti a 9 – c’era anche il tedesco Alexander Zverev.
L’attuale numero tre al mondo ha perso entrambi i match di singolare in cui è stato schierato dal capitano Yannick Noah, ma – come spesso capita di recente – ha fatto parlare di sé non solo per il deludente rendimento in campo, bensì anche per alcune dichiarazioni rilasciate alla vigilia dell’evento.

Stavolta, però, Zverev non si è cimentato in nessun attacco, né ha polemizzato con appassionati ed addetti ai lavori. Anzi, le sue parole sono sembrate quelle di un giocatore maturo, che molto semplicemente – una volta digerito l’amaro boccone – ha deciso di lasciarsi andare e ammettere (finalmente) ciò che è palese sotto gli occhi di tutti. Ovvero che Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, al momento, sono di una categoria superiore, inarrivabile per tutti gli altri esponenti di spicco del tennis internazionale.
Zverev e il dominio targato Sinner-Alcaraz: le parole incredule di Sascha
Come anticipato, l’analisi di Zverev si è registrata in una delle conferenze alla vigilia della Laver Cup. «Entrambi sono nettamente più avanti degli altri», ha ammesso il 28enne nativo di Amburgo. «Il nostro dovere è lavorare sodo per cercare di recuperare. Quest’anno nessuno ci è riuscito, speriamo che qualcuno ci riesca la prossima stagione», ha aggiunto Sascha.

Sempre parlando del dualismo Sinner-Alcaraz, Sascha si è soffermato anche sull’epica finale del Roland Garros vinta dallo spagnolo in rimonta al quinto e decisivo set. «È stata qualcosa di mai visto prima», ha sottolineato il tedesco, ancora incredulo pensando allo spettacolo offerto dai due a Parigi.
«Soprattutto per la velocità dei colpi. Il modo in cui hanno giocato a tennis quel giorno è impressionante. Negli ultimi 15 anni i Big 3 ci hanno regalato match indimenticabili, ma lo stile portato in campo da Alcaraz e Sinner a Parigi è unico, non avevo mai visto nulla di simile», ha concluso Zverev.






