I due grandi rivali dell’epoca contemporanea incassano con sorpresa le parole della leggenda: scatta l’inaspettata polemica
In assenza di grandi tornei (la scorsa settimana si è giocato solamente a Chengdu, dove Lorenzo Musetti ha perso in finale contro Alejandro Tabilo dopo aver sprecato due match point, e a Hangzhou, dove Aleksandr Bublik ha vinto il suo quarto titolo stagionale), l’attenzione del grande pubblico si è spostata a San Francisco, teatro di quella Laver Cup nata, 8 anni fa, da un’idea di Roger Federer e kermesse che vide, giusto tre anni esatti fa, il ritiro del leggendario campione dopo il doppio giocato in coppia con l’amico-rivale Rafa Nadal.

Ovviamente presente alla competizione che poi avrebbe visto il trionfo, un po’ a sorpresa, del ‘Team World’ ai danni del ‘Team Europe’ rappresentato tante volte, e con successo, dal fuoriclasse di Basilea, Roger Federer è stato protagonista anche di un curioso incontro sul campo da golf con Carlos Alcaraz, il campione uscente di New York tornato anche in vetta al ranking mondiale.
Presentatosi al ‘Chase Center‘ coi capelli tinti di biondo platino come conseguenza del meritato trionfo agli Us Open, il campione iberico ha vinto i due match di doppio e il singolare contro Francisco Cerundolo, perdendo però inopinatamente, e anche nettamente, il confronto con Taylor Fritz nel secondo giorno di incontri.
Ha indubbiamente destato un certo scalpore la caduta del leader della classifica mondiale contro un pur ottimo avversario che però, nei tre precedenti incontri, mai era riuscito a batterlo. Perdendo anzi sempre abbastanza nettamente. Forse però hanno destato ancor più clamore le parole pronunciate dalla leggenda svizzera a margine dell’evento che lui stesso ha contribuito ad ideare.
Federer, arriva la bordata: “Così favoriscono Sinner e Alcaraz”
Intervenuto al famoso podcast ‘Served with Andy Roddick‘ condotto dall’omonimo ex campione americano, il 20 volte campione Slam ha parlato di come sia cambiata la velocità delle superfici nei vari tornei, aggiungendo una considerazione su come queste variazioni favoriscano di fatto il mantenimento del dominio della coppia Sinner-Alcaraz nel circuito ATP.

“Nei primi anni della mia carriera c’era una maggiore distinzione tra chi giocava in modo offensivo e chi si difendeva. Ora tutti giocano in maniera piuttosto simile. Cambiando la velocità dei campi e delle palline, i direttori dei tornei hanno reso ogni settimana praticamente identica” ha esordito Re Roger.
“Il fatto che le superfici siano così svantaggia il giocatore più debole, perché questo è costretto a tirare colpi straordinari per battere Sinner o Alcaraz. Se la superficie è più rapida, il match si decide su pochi punti e le sorprese sono più probabili. I direttori dei tornei si sono accorti che la rivalità tra l’italiano e lo spagnolo funziona benissimo e non hanno interesse a metterli in difficoltà“, ha concluso lo svizzero.





