L’addio di Jannik Sinner è ormai quasi scontato e i tifosi in questo momento sono piuttosto tristi per la notizia: le scelte del tennista italiano sono chiare
Il numero due del mondo sta cercando di pianificare al meglio questo finale di stagione, con il chiaro obiettivo di tornare ad essere numero uno del mondo il prima possibile. Per scavalcare Alcaraz servirà un autunno praticamente perfetto e magari qualche errore da parte dello spagnolo.

La sconfitta allo US Open di New York ha lasciato l’amaro in bocca a Jannik Sinner, ma in modo diverso rispetto al Roland Garros. Questo perché in America si è vista una superiorità netta da parte dello spagnolo, che ha dominato in 4 set l’avversario e ha dimostrato di essere in questo momento al top della carriera. L’altoatesino ha già dichiarato più volte di voler lavorare sul suo gioco per tornare più forte di prima e magari riconquistare il primo posto in classifica.
In questo finale di stagione ci sono degli appuntamenti importanti e Sinner deve difendere tanti punti del 2024. Il percorso si concluderà con le ATP Finals di Torino, dove Jannik si presenta da campione in carica e deve difendere il titolo. I prossimi due mesi saranno un vero e proprio tour de force, con pochissimi margini di errore. Per mettere la basi di un possibile sorpasso ad Alcaraz bisogna essere chirurgici nei risultati e nella programmazione.
Molto probabile il ritiro di Sinner a Vienna: le scelte sono obbligate
Il fuoriclasse di San Candido si prepara a giocare l’ATP 500 di Pechino (25 settembre-1° ottobre), poi andrà al Masters 1000 di Shanghai (1-12 ottobre), al Six Kings Slam di Riad (15-18 ottobre), all’ATP 500 di Vienna (20-26 ottobre) e al Masters 1000 di Parigi (27 ottobre-2 novembre) prima delle Finals di Torino (9-16 novembre). Questo calendario non prevede praticamente pause e questo è senza dubbio molto stancante.

Se Sinner dovesse arrivare in fondo a tutti i tornei i giorni di recupero sarebbero praticamente nulli, tanto da farlo arrivare forse a Torino non al top della condizione. Per questo potrebbe esserci una rinuncia dolorosa, in uno degli appuntamenti tra Parigi e Vienna.
Saltando l’appuntamento austriaco, Jannik avrebbe a disposizione una settimana di pausa tra Riad e Parigi, poi un’altra settimana di stop prima del girone di Torino. Di certo non sarebbe una scelta facile, considerando il legame di Sinner con il torneo di Vienna.





