I rivali di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner possono mettersi l’anima in pace: la sentenza è chiara, non hanno speranze.
Anche in questa stagione, così come in quella passata, i tornei del Grande Slam hanno celebrato solo due grandi protagonisti. Carlos Alcaraz e Jannik Sinner si sono equamente spartiti le vittorie: lo spagnolo ha trionfato al Roland Garros e agli US Open, mentre l’italiano ha alzato il trofeo agli Australian Open e a Wimbledon. E non è tutto: negli ultimi tre Slam, infatti, sono stati proprio Alcaraz e Sinner a sfidarsi in finale.

Oltretutto sembra che questa appassionante sfida tra i due migliori al mondo non faccia altro che aumentare ulteriormente il loro già eccellente potenziale, lasciando sempre più indietro tutti gli altri avversari. Anche un fenomeno come Novak Djokovic, vincitore in carriera di 24 tornei del Grande Slam, ha detto chiaramente che oggi il suo livello non può essere quello di Jannik e Carlos.
Ma cosa rende i due campioni quasi imbattibili? Una spiegazione ha provato a darla Brad Stine, coach di Tommy Paul. Con Stine alla guida lo statunitense è cresciuto molto e si è spinto fino alla top 10: l’infortunio all’addome che lo ha colpito mesi fa gli ha però causato un calo nel rendimento e lo ha anche costretto a dare forfait a diversi tornei, tra cui il prossimo Masters 1000 di Shanghai.
Sinner-Alcaraz, la sentenza gela i rivali: non ci sono più dubbi
In attesa del pieno recupero e del ritorno in campo di Paul, attualmente 15esimo nella classifica ATP, Brad Stine si è soffermato sulla differenza fin troppo evidente tra i due campionissimi e tutti gli altri, compreso il 28enne di Voorhees. Il coach di Paul spiega che a fine 2024 l’obiettivo era proprio quello di capire come battere Alcaraz e Sinner.

L’americano è riuscito a strappare un set ad Alcaraz a Wimbledon 2024 e in questa stagione ha fatto lo stesso contro Sinner agli Internazionali d’Italia. Tuttavia alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca in entrambi i match. Stine cerca di spiegare in cosa vede i due fenomeni più avanti rispetto ai colleghi.
Il vantaggio di Sinner e Alcaraz consiste nella capacità mentale di entrambi “di mantenere quel livello di gioco per un periodo, molto, molto, molto lungo“. Oltre alla tecnica, alla tattica e alla forza atletica, quindi, per il coach di Paul gioca un ruolo decisivo la bravura nell’essere sempre pienamente concentrato sul match e riuscire a fornire una prestazione elevata anche per diverse ore. Un aspetto su cui, evidentemente, sia Paul che tutti gli altri rivali di Sinner e Alcaraz devono lavorare ancora parecchio.





