Un errore clamoroso commesso dal grande Roger Federer, autore di alcune dichiarazioni che stanno facendo molto discutere in queste ore
Il venti volte vincitore Slam ha commentato un aspetto del tennis attuale che divide i tantissimi appassionati in giro per il mondo. Proprio su questo si sono espressi alcuni opinionisti, tra cui il commentatore di Eurosport Dario Puppo, all’interno del canale YouTube di OA Sport.
Ovviamente quando parla di tennis uno che di questo sport ne è stato la massima espressione, il parere non può lasciare indifferenti. Roger Federer è forse a livello qualitativo inarrivabile nel corso della storia della racchetta, l’unico dei moderni in grado di giocare anche con uno strumento di legno.
Parlando delle superfici attuali dei campi di gioco, Federer ha fatto una considerazione, pochi giorni fa, che ha innescato un bel dibattito. I campi sono sempre più lenti rispetto al passato e questo è fatto volontariamente per aumentare il gap tra Sinner e Alcaraz e gli altri competitor. A livello di ATP fa comodo vedere due campioni così giocarsi le finali dei tornei, anche per accrescere l’hype, magari a discapito delle chance dei cosiddetti underdog.
Grosso modo su questo aspetto si erano espressi anche altri giocatori del passato, ma le parole di King Roger hanno toccato maggiormente l’opinione pubblica.
Le dichiarazioni di Federer sulle superfici fanno discutere: come stanno le cose
Dario Puppo ha ripreso il discorso durante l’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport.
“Federer ha detto che ai suoi tempi tutti avevano delle lacune e che invece ora la risposta gli sembra più facile. Roger secondo me ha fatto un errore clamoroso. Quando mai Sinner si trova costretto a fare il matto a recuperare a destra e a sinistra con avversari che non siano Alcaraz?”.
Poi Puppo aggiunge: “Forse c’è un aspetto che a lui dà fastidio: adesso gli stessi giocatori fanno finale a Roland Garros, Wimbledon, US Open, ai suoi tempi non riuscivano a farlo. Vorrebbe che ci fosse più range tra le superfici“. Di certo una base di verità sul discorso dell’ex numero uno del mondo svizzero esiste, ma ovviamente rientra nella naturale evoluzione degli sport, con un aumento della velocità delle prestazioni e di conseguenza anche di altri aspetti tecnici. Alla fine viene il facile dubbio che con ogni superficie a dominare sarebbero sempre e comunque i due attuali alieni.
