Alcaraz stavolta è finito: scatta l’allarme

Carlos Alcaraz sembra essere imbattibile in questo momento ma in realtà ha un punto debole: scatta l’allarme per lo spagnolo che potrebbe cambiare tutto

Il numero uno del mondo è alle prese con un problema alla caviglia e sta cercando di recuperare al massimo in vista di Parigi-Bercy e Torino. Da questo sprint finale di stagione dipenderà anche la sua possibilità di conservare la vetta della graduatoria ATP, con Jannik Sinner pronto ad insidiarlo.

Un recupero prodigioso di Alcaraz a New York
Alcaraz stavolta è finito: scatta l’allarme (TennisFever – ANSA)

 

Quello visto a New York era un Carlos Alcaraz ingiocabile. Spesso questo termine viene abusato, parlando di giocatori in buon hype e magari in grande stato di forma, che però non sono a tutti gli effetti dei veri extraterrestri in campo. Il fenomeno di Murcia, invece ha dato sfoggio di tutta la sua classe ed esplosività fisica in quel degli US Open, lasciando le briciole persino al grande Sinner in finale.

In questo periodo sembra che tutto stia andando per il meglio per lo spagnolo, fermo adesso per l’infortunio alla caviglia rimediato a Tokyo, che non gli ha impedito comunque di battere Fritz in due set e di portare a casa il torneo. Il numero uno del mondo spera di conservare la leadership della classifica da qui a Torino, con le Finals che restano il grande obiettivo di questa parte conclusiva di stagione. In realtà per batterlo ci sarebbe un modo, ma bisognerebbe essere come Roger Federer.

Come battere Carlos Alcaraz? Basta ascoltare i consigli di Roger Federer

Il campionissimo svizzero, ormai imprenditore e commentatore esterno, ha parlato di Alcaraz in una recente intervista, rilasciata ad Athlon Sports. Come lo avrebbe messo in difficoltà lui se fosse stato ancora in campo?

Federer durante una esibizione tennistica
Come battere Carlos Alcaraz? Basta ascoltare i consigli di Roger Federer (TennisFever – ANSA)

 

“Contro Alcaraz, a volte bisogna farlo giocare male, il che è ovviamente molto difficile. Quello che ho visto è che è in grado di coprire in maniera impressionante il campo, e con la sua velocità arriva dappertutto”. Poi aggiunge King Roger: Se dovessi affrontarlo oggi, giocherei in modo molto aggressivo. Continuerei ad attaccarlo per cercare di metterlo a disagio, variando molto il gioco“. Per farlo, per l’appunto, bisogna però avere le qualità di Federer, che più o meno usava lo stesso metodo contro Nadal e alcune volte ha funzionato, anche quando Rafa era al massimo della sua espressione tennistica. Probabilmente basterebbe anche per questo Alcaraz.



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