Parole che colpiscono quelle di Jo Wilfried Tsonga. Lui ci è già passato e sa perfettamente quello che si prova
Non è passato di certo sottotraccia l’annuncio arrivato a ridosso dell’inizio del Masters di Shanghai, il penultimo 1000 della stagione che si concluderà domenica 12 ottobre.

Un annuncio che riguarda un addio e che addio verrebbe da dire. Con un post su Instagram, Gael Monfils ha comunicato che il 2026 sarà il suo ultimo anno di carriera. Un lungo addio quello del tennista francese che, a 39 anni appena compiuti, ha deciso di appendere la racchetta al chiodo. Prepariamoci dunque a salutare un altro rappresentante di una grande epoca del tennis, quella dei Federer, dei Nadal, dei Djokovic, dei Murray e di altri ottimi giocatori che l’hanno popolata raccogliendo meno vittorie rispetto al talento e alle capacità che li hanno contraddistinti.
Monfils che, nel suo annuncio sull’addio al tennis, ha ricordato proprio i Fab Four e anche altri tennisti che l’hanno accompagnato nella sua carriera. Tra questi c’è anche il connazionale Jo Wilfried Tsonga che ha preceduto il collega ritirandosi già nel 2022 con l’ultima partita della carriera disputata al Roland Garros.
Tsonga e il ritiro dal tennis: ecco cosa ha provato
Intervistato dall’Equipe, Tsonga ha rivelato che Monfils lo ha contattato prima di annunciare la sua decisione. Una scelta quasi inevitabile quella di confrontarsi con chi ha già compiuto questo grande passo che chiude, di fatto, un’esperienza di vita e apre una nuova fase nella quale soprattutto all’inizio è difficile adattarsi dopo tanti anni di competizione.
“Gael sa che non è una cosa da niente, che non è come smettere di mangiare qualcosa. Sul momento si pensa che è un sollievo ma in realtà è molto doloroso. Per me è stato come un piccolo lutto. Mi sono serviti due anni per metabolizzare“, dichiarazioni davvero significative queste di Tsonga che evidenziano sensazioni provate anche da altre atleti (non solo tennisti) i quali hanno vissuto il loro ritiro come un’esperienza traumatica.

Come la vivrà Monfils ? Difficile ipotizzarlo al momento. Gael si è preso ancora un anno di attività, un periodo che gli servirà già a metabolizzare quello che gli accadrà. Si tratta, ovviamente, di un momento talmente personale che ognuno lo vive a suo modo e anche con sensazioni diametralmente opposte. Un esempio, anche piuttosto recente, è quello di Fabio Fognini.
Al podcast Supernova di Alessandro Cattelan, Fognini ha ammesso che il tennis non gli manca a due mesi dal ritiro comunicato lo scorso luglio. Fabio, del resto, si è già mosso con anticipo avviando un’attività di management (segue tra gli altri anche Flavio Cobolli) alla quale ora si dedicherà a tempo pieno. Per mantenersi in forma, inoltre, sta partecipando a Ballando con Le Stelle. Quindi, tempo per la nostalgia proprio non ce n’è.





