Ahi ahi Alcaraz, è emergenza: non ci voleva

Dubbi ed ombre in casa Alcaraz, la “sentenza” delle ultime ore parla chiarissimo: il rischio è alto, ecco come stanno le cose

Otto titoli, una stagione dominata in condominio con Jannik Sinner. Il ritorno sul trono del ranking mondiale come meritata ciliegina sulla torta. Eppure potrebbe non essere finita qui. Carlos Alcaraz si appresta a vivere il finale di stagione da assoluto protagonista, ben consapevole di avere diverse altre opportunità per dimostrare di essere l’uomo copertina di questo 2025.

Alcaraz con espressione perplessa
Ahi ahi Alcaraz, è emergenza: non ci voleva (Foto Ansa) – Tennis Fever

Reduce dal trionfo all’Atp 500 di Tokyo, il giovane murciano ha deciso di rinunciare al Masters 1000 di Shanghai per recuperare la stanchezza (e l’infortunio alla caviglia) accumulata sul cemento giapponese. Tornerà in campo in Arabia Saudita, a Ryadh, dove dal 16 al 19 ottobre andrà in scena il “Six Kings Slam“, prestigiosa kermesse di esibizione che garantisce introiti letteralmente da capogiro (gettone di presenza 1,5 milioni di dollari, vincitore 6 milioni). Dopodiché, dovremmo rivederlo al Masters 1000 di Parigi-Bercy, alle Nitto Atp Finals e impegnato con la Spagna alle Finals di Coppa Davis.

Alcaraz e un 2025 a tutta velocità: programmazione rischiosa? Il parere dell’ex

Perché abbiamo usato il condizionale? Lo abbiamo fatto per un semplice motivo: in tanti, tra appassionati ed addetti ai lavori, stanno manifestando grosse perplessità circa la bontà della programmazione del classe 2003 spagnolo. Più nel dettaglio, si ritiene che Carlos potrebbe pagare dazio proprio in questo finale di stagione, cedendo sotto il peso delle fatiche. Tra gli “scettici”, abbiamo l’ex tennista francese – cinque volte campione slam in doppio e vincitore della Davis 2017 – Nicolas Mahut.

Carlos Alcaraz in azione con il rovescio al torneo di Tokyo
Alcaraz e un 2025 a tutta velocità: programmazione rischiosa? Il parere dell’ex (Foto Ansa) – Tennis Fever

«Dagli US Open non ha lasciato nulla indietro. L’unica preoccupazione che ho per lui è il ritmo che si sta imponendo», ha esordito Mahut ai microfoni di Eurosport, emittente per la quale oggi riveste il ruolo di commentatore. «Perché vince gli US Open, poi va alla Laver Cup quest’anno a San Francisco, poi parte subito per il tour asiatico e gioca Tokyo. Poi sarà presente al Six Kings Slam, l’esibizione in Arabia Saudita a Riad, poi ci saranno il Masters 1000 di Parigi, le Atp Finals di Torino fino alla Coppa Davis da giocare a Bologna con la Spagna», ci ha tenuto a ricordare.

Secondo l’ex numero uno al mondo di doppio, Alcaraz dovrà valutare bene le sue mosse nelle prossime settimane. «Ci sono molte scadenze e molti appuntamenti. Deve fare attenzione a non pagarne le conseguenze a fine stagione», ha concluso Mahut. Staremo a vedere.



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