Holger Rune non si trattiene e dice tutto ciò che pensa, il suo sfogo terrificante scuote il mondo del tennis
Nel mondo del tennis, c’è grande fermento in queste ore per alcuni episodi che si stanno registrando al Rolex Shanghai Masters. La prestigiosa kermesse cinese – penultimo “Mille” della stagione – continua ad andare in scena offrendo condizioni ambientali estreme. Tanto complicate che moltissimi giocatori sono stati costretti a ritirarsi dal torneo, o comunque, ad alzare la voce per esprimere tutta la loro frustrazione. È il caso di Holger Rune.

Il classe 2003 danese ha esordito sul cemento di Shanghai superando l’argentino Sebastian Baez. Poi ha inanellato gli scalpi dei francesi Ugo Humbert e Giovanni Mpetshi Perricard staccando il pass per i quarti. Un percorso quasi netto per lui, che si giocherà l’accesso in semifinale contro il vincente della sfida tra il monegasco Valentin Vacherot e l’olandese Tallon Griekspoor. Un percorso che, tuttavia, ha dovuto fare i conti proprio con la pericolosa insidia delle condizioni climatiche avverse.
Shanghai, condizioni durissime: la denuncia di Rune fa scattare l’allarme
Per la precisione, ciò che ha messo a dura prova i tennisti in questa prima fase di torneo è l’umidità. Il livello nella città cinese è prevalentemente compreso tra l’80 e il 90% e rende l’aria quasi irrespirabile, specie durante la sessione diurna quando il sole amplifica gli effetti indesiderati. Lo sa bene Novak Djokovic, che in campo ci ha vomitato svariate volte nella partita contro Hanfmann. Lo sa bene anche lo stesso Rune, il quale è riuscito a tenere duro vivendo però, a sua volta, un’esperienza terrificante.

Durante il march contro Humbert, Holger è stato male al punto da dover chiamare un time out medico a causa delle sue difficoltà respiratorie. Proprio in quegli istanti, il nativo di Gentofte ha invocato invano alla “Heat Rule” presente nel circuito femminile, che prevede la sospensione della partita qualora le condizioni potrebbero mettere a repentaglio la salute dei protagonisti. Nei tornei Atp, tale regola non esiste ed ha dovuto cavarsela da solo. «Volete che un giocatore muoia in campo?», è la frase choc urlata dallo scandinavo.
Dopo essersi ripreso ed aver vinto la partita, Rune è poi tornato sull’episodio in conferenza stampa: «Durante il match ho attraversato un momento difficile, anche se è stato breve perché poi le mie condizioni sono migliorate. Medici e fisioterapisti mi hanno suggerito di concentrarmi sulla respirazione. Devo ringraziarli perché mi hanno aiutato a mantenere la calma in quella situazione di pressione e caldo estremo. È stata una giornata in cui ho dovuto sudare, ma alla fine sono riuscito a trovare un buon equilibrio. Non cerco scuse, sono solo felice di continuare a giocare».
Tutto è bene quel che finisce bene, certo. Ma fino a quando? A Shanghai si continua a giocare nelle medesime condizioni, ed il rischio di nuovi malori è in agguato dietro l’angolo.






