Ultim’ora, colpo di scena Djokovic: cos’è successo

Il fatto si è registrato proprio in questi giorni, c’entrano Djokovic e un altro tennista illustre: ecco cosa è successo

Con l’entrare nel rush finale della stagione, nel mondo del tennis è tornato in auge il tema del calendario troppo fitto di impegni. Come noto, il Masters 1000 di Shanghai si è rivelato teatro di una lunga seri di ritiri, da parte di giocatori semplicemente stremati dalla fatica accumulata, oltre che dalle condizioni climatiche estreme (caldo forte e umidità).

Tra i più provati il 38enne Novak Djokovic, il quale però, nonostante diversi episodi che hanno fatto temere il peggio (in un match, ad esempio, ha vomitato svariate volte), è riuscito a spingersi fino alla semifinale, dove è stato sconfitto sul campo dal futuro campione Valentin Vacherot.

Djokovic, senza maglietta, si rinfresca la testa con due borse di ghiaccio
Ultim’ora, colpo di scena Djokovic: cos’è successo (Foto Ansa) – Tennis Fever

Proprio a Shanghai, lo stesso Djokovic è stato chiamato ad esprimere la sua opinione sul tema del momento. E la sua risposta è coincisa col punto di vista di milioni di persone tra appassionati ed addetti ai lavori. «I giocatori vogliono giocare meno, ma alla fine potrebbero cancellarsi dai tornei obbligatori se vogliono smaltire il calendario….Poi vanno a giocare le esibizioni, quindi ci sono contraddizioni», ha sottolineato Nole in conferenza stampa. «Servirebbe più unità e occuparsi in prima persona di capire come funziona il sistema, non mandare avanti il proprio agente o i propri genitori o chiunque altro al proprio posto», ha aggiunto.

Djokovic non le manda a dire, Ruud risponde: le parole del norvegese sono chiare

Ebbene, come accennato poc’anzi, le parole del nativo di Belgrado hanno riscosso un grande consenso generale. Tuttavia, c’è anche chi ha commentato il suo pensiero spezzando una lancia in favore dei giocatori “presi di mira” dal serbo. Ci riferiamo a Casper Ruud, che si è soffermato sull’argomento nel corso di un’intervista concessa ai microfoni di Bolavip.

Ruud e Djokovic si salutano sorridenti a fine partita
Djokovic non le manda a dire, Ruud risponde: le parole del norvegese sono chiare (Foto Ansa) – Tennis Fever

«Certo, Novak ha ragione su determinate cose e ha più esperienza di qualsiasi altro giocatore», ha esordito il norvegese. «In un certo senso si può scegliere, perché non siamo ingaggiati dall’ATP, siamo liberi di scegliere il nostro calendario», ha aggiunto.

L’attuale numero 12 al mondo, però, ritiene che molti tennisti abbiano comunque un motivo valido per non rinunciare ai tornei: ovviamente, c’entra il denaro e la necessità incassare montepremi per finanziare la propria carriera. «Ne ho già parlato all’Open di Francia, c’è una motivazione economica per continuare a giocare e non saltare nessun Masters 1000 con i bonus e tutto il resto. Girando il mondo ci sono anche tantissime spese per mantenere il proprio team, quindi si preferirebbe non perdere tanti introiti per strada». Ruud ha infine concluso dicendo: «Penso comunque che la stagione sia troppo lunga».

Staremo a vedere se in futuro qualcosa cambierà. Intanto, lo ricordiamo, proprio Djokovic stasera – ore 20:00 su Netflix – sfiderà il nostro Jannik Sinner nella semifinale del Six Kings Slam, torneo di esibizione che si gioca in Arabia Saudita e che mette in palio per il campione un montepremi da 6 milioni di dollari (1.5 milioni per il solo gettone di presenza).



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