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Stavolta Medvedev ha esagerato: è successo di tutto in campo

Ci risiamo, ecco l’ennesima sfuriata di Daniil Medvedev in campo: è successo di tutto a Vienna! Racconto e immagini dell’episodio

Reduce dal trionfo all’Atp 250 di Almaty, Daniil Medvedev si era presentato all’Atp 500 di Vienna con l’intenzione di allungare la sua striscia di successi e di conquistare punti preziosi per la qualificazione alle Finals di Torino. Ben figurando sul cemento indoor austriaco, il moscovita – attualmente 13esimo nella Race – avrebbe potuto realmente rilanciare la propria candidatura per il “Torneo dei Maestri”. E invece, la sua parentesi al cosiddetto Erste Bank Open si è rivelata letteralmente da dimenticare.

Stavolta Medvedev ha esagerato: è successo di tutto in campo (Foto Ansa) – Tennis Fever

Battuto a fatica Nuno Borges all’esordio, infatti, il russo è stato sconfitto al secondo turno da Corentin Moutet, lo stesso tennista che qualche giorno fa aveva affrontato in finale in Kazakistan. Una grande rivincita per il francese, che è riuscito ad imporsi col punteggio di 7-6(3), 6-4 maturato in 2 h e 16 minuti. Una batosta durissima per il “buon” Daniil, che sta facendo parlare di sé in queste ore per l’ennesima sceneggiata in campo, registratasi proprio durante la gara contro il transalpino. Anche stavolta, il destinatario del suo sfogo è stato il giudice di sedia. Cosa è successo?

Medvedev, ci risiamo: furia contro l’arbitro a Vienna. Cosa è successo

Siamo nel tie-break del primo set. Medvedev conduce per 3 punti 1 in virtù del mini-break piazzato in occasione del secondo punto. Tutto lascia presagire che possa incamminarsi verso una comoda chiusura del parziale. Il suo vantaggio, tuttavia, dura davvero molto poco: si cambia campo sul 3-3, con l’ex numero uno al mondo visibilmente innervosito.

Medvedev, ci risiamo: furia contro l’arbitro a Vienna. Cosa è successo (Foto Ansa) – Tennis Fever

Stesso durante il cambio campo, Medvedev ha qualcosa da dire all’arbitro riferendosi ad una situazione di gioco precedente. «Come avrei potuto andare da qui a lì, non ho nemmeno chiesto l’asciugamano», sbotta il russo. Che poi – come ormai troppo spesso capita – comincia ad assumere un tono arrogante ed aggressivo: «Forse potresti usare un pò del tuo QI, ero a rete. So che ormai è tutto tecnologico e il sistema chiama tutto ma ogni tanto potresti usare un pò del tuo cervello».

Il povero giudice di sedia, dal canto suo, prova a controbattere. Ma Medvedev gli toglie la parola e rincara la dose: «Non usi il tuo cervello, direi che non lo fai. Non so se non provi nemmeno o se non ce la fai proprio. Sono propenso per una delle due opzioni ma non ti dirò quale».

Da quel momento, Medvedev non farà più un punto nel tie-break e poi perderà la partita offrendo una prestazione davvero opaca. Per la cronaca, la sua esperienza a Vienna è stata resa ancora più nera da un problema al piede destro che lo ha costretto a chiamare un “medical time out” nel corso del secondo set.

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