Una dolorosa separazione quella che attende Sinner. L’azzurro ha aggiornato i suoi tifosi. C’è ancora speranza
Si avvicina il debutto di Jannik Sinner alle ATP Finals di Torino. L’azzurro, campione in carica, esordirà lunedì 10 novembre nel primo match del girone Borg contro Auger Aliassime o Lorenzo Musetti.

Oltre alla conferma del titolo vinto un anno fa, dominando in finale Taylor Fritz, Sinner si gioca a Torino anche la permanenza in vetta al ranking ATP. Per restare numero uno ed evitare un nuovo sorpasso di Alcaraz, Jannik deve necessariamente rivincere le Finals e sperare in una combinazione di risultati favorevoli sui match che disputerà il rivale spagnolo.
Per prepararsi al meglio all’ultimo torneo dell’anno, Sinner è arrivato a Torino subito dopo il trionfo al Masters di Parigi. Con lui c’è il suo staff al completo. Simone Vagnozzi si è unito a Darren Cahill che ha seguito l’azzurro sia a Vienna che a Parigi. Per il coach australiano, quello che sta per iniziare potrebbe essere l’ultimo torneo all’angolo di Sinner.
Dolorosa separazione per Sinner, Jannik non si è ancora arreso
Cahill ha comunicato da tempo la sua intenzione di interrompere la carriera da coach alla fine della stagione. Una scelta dovuta a motivi personali e che nulla hanno a che fare con il rapporto solidissimo che si è instaurato con Sinner. In più di un’occasione, Jannik ha ribadito la propria personale nei confronti di Cahill che è stato definito dal campione azzurro addirittura come un “secondo padre.”
Per questo ed altri motivi di natura più squisitamente tennistica, Sinner non vorrebbe affatto separarsi dal suo allenatore. Lo ha dichiarato di nuovo nell’intervista concessa al direttore di Sky Sport, Federico Ferri, nella quale il numero uno del mondo ha svelato la sua intenzione di compiere un ulteriore tentativo per convincere Cahill a restare.

“Mi vedo insieme a Cahill ancora per un altro anno perché è una persona che va oltre il concetto di allenatore. E’ stato fondamentale per la mia crescita, per quello che sono. Speriamo di convincerlo“, questo l’auspicio di Sinner che ha comunque compreso l’intenzione del coach di volersi fermare dopo una carriera quarantennale nel mondo del tennis.
Ex tennista con due titoli vinti in carriera, l’allenatore australiano ha allenato tre ex numeri uno ovvero Andre Agassi, Lleyton Hewitt e Andy Murray. Cahill ha seguito anche Ana Ivanovic, Fernando Verdasco, Sorana Cirstea e Simona Halep. Proprio con Cahill allenatore, la Halep ha raggiunto per la prima volta la vetta del ranking ATP nel 2017.





