Alcaraz va avanti senza giocare, successo a tavolino per lo spagnolo

Carlos Alcaraz avanti senza giocare: prende corpo una clamorosa ipotesi, l’Atp lo ha ammesso chiaramente. Ecco cosa sta succedendo

Il tennis internazionale ci sta regalando un finale di stagione infuocato in campo, ma anche fuori non mancano gli spunti di riflessione. E uno dei temi più discussi delle ultime settimane è stato sicuramente quello del calendario, definito da molti eccessivamente intasato di impegni.

Carlos Alcaraz
Alcaraz passa il turno senza giocare (Ansa Foto) – tennisfever.it

Gli stessi tennisti hanno più volte espresso la loro perplessità per l’altissimo numero di eventi da onorare durante l’annata sportiva. Soprattutto coloro che sono soliti arrivare fino in fondo alle competizioni, giocano molte più partite e lo fanno a distanza ravvicinata: Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, ad esempio.

La querelle vede diverse schiere battibeccare tra loro. C’è chi ritiene ingiustificate le lamentale dei tennisti, accusandoli poi di diventare incoerenti quando partecipano ad esibizioni milionarie. Dall’altra parte, c’è chi invece afferma a gran voce che il numero di impegni sta diventando effettivamente troppo gravoso in un tennis, ormai, improntato su atletismo ed altissima intensità. Infine, c’è anche chi assume una posizione mediana e pensa che, come spesso capita, depositaria della verità possa essere una via di mezzo.

Tema calendario, passo in avanti dell’Atp verso i top player? La situazione

In questo scenario di acceso polemiche, probabilmente la posizione mediana è quella che più convince anche la stessa Atp. Come noto, i vertici del circuito maggiore hanno recentemente esteso la durata di alcuni Masters 1000 e il numero di giocatori presenti nei relativi tabelloni. Una scelta finalizzata all’inclusione dei cosiddetti tennisti di seconda fascia, che ne hanno certamente tratto un beneficio sia economico sia sotto l’aspetto della visibilità.

Al contrario tuttavia, altrettanto sicuramente, quella dell’Atp è stata una scelta che non ha riscontrato un feedback positivo tra i tennisti più blasonati. La spiegazione è semplice: quei tornei li avrebbero giocati anche senza la riforma, e – soprattutto – senza la riforma avrebbero avuto un pochino di tempo in più per riposare o staccare la spina.

Ebbene, proprio le lamentele dei cosiddetti “top player” sembrerebbero aver indotto l’Atp a studiare un’ulteriore rivisita del format dei tornei, con l’obiettivo di fare un passo in avanti nei loro confronti. Ad affermarlo è il noto portale specializzato Ubitennis.

Alcaraz, Gaudenzi e Sinner posano per una foto alle Atp Finals 2025
Tema calendario, passo in avanti dell’Atp verso i top player? La situazione (Foto Ansa) – Tennis Fever

“Pare che l’ATP stia prendendo in considerazione ipotesi varie per migliorare lo spettacolo e accontentare sia i giocatori di seconda fascia che i top player”, afferma Ubitennis. Una decisione come quella di far diventare i bye due piuttosto che uno, ovviamente comporterebbe degli adeguamenti, senza dare punti e prize money per i turni precedenti a chi entra direttamente in una fase avanzata, modellando i tabelloni in modo che una tale soluzione possa poi essere compatibile con il regolare svolgimento di un torneo”, aggiunge.

“Questa problematica è stata posta ad Andrea Gaudenzi dal direttore Scanagatta. Alla domanda: “Perché non pensate di dare due bye ai top, così entrerebbero al terzo turno e potrebbero arrivare più tardi al torneo?“, il presidente dell’ATP ha sorprendentemente risposto che su questa questione è in corso una riflessione in casa ATP”, si legge.

Cosa cambierebbe per Alcaraz e Sinner

In estrema sintesi, si tratta di un’idea in base alla quale tennisti come Alcaraz o Sinner supererebbero i primi due turni “a tavolino”, per poi fare il loro esordio nel torneo direttamente al terzo. In questo modo, Carlos, Jannik o chicchessia potrebbe arrivare sul posto un paio di giorni dopo e, di conseguenza, riposare qualche ora in più. Novità ancora tutta da studiare e definire, a cui personalmente guardiamo con grande favore. D’altronde, aiuterebbe i tennisti anche a poter organizzare in maniera migliore la loro programmazione annuale. Staremo a vedere come si evolveranno gli scenari.



Gestione cookie