Sinner resta senza parole, si ritira il suo alleato

La notizia ha lasciato Jannik Sinner senza parole, un alleato dell’azzurro ha improvvisamente annunciato il ritiro: la vicenda

Ormai è novembre, e la stagione tennistica si avvia a gran falcate verso la sua conclusione. E come ogni anno accade in questo periodo, in tanti hanno qualcosa da dire, da raccontare o annunciare. È il caso della notizia di cui vogliamo parlarvi oggi, quella che riferisce di un protagonista del circuito maggiore che ha deciso di ritirarsi nonostante un’età non proprio avanzata.

Sinner chiude gli occhi sconsolato durante una partita alle Finals
Sinner resta senza parole, si ritira il suo alleato (Foto Ansa) – Tennis Fever

Il tennista in questione è Christopher Eubanks, che molti in Italia ricorderanno per gli incroci con Jannik Sinner allo US Open 2022 e al Roland Garros 2024 (in entrambe le occasione ha vinto l’azzurro in tre set). Il 29enne di Atlanta ha manifestato la sua volontà di appendere la racchetta al chiodo tramite un emozionante post su Instagram. L’annuncio è giunto nelle scorse ore come un fulmine al ciel sereno. Nessuno se l’aspettava.

Christopher Eubanks appende la racchetta al chiodo a soli 29 anni: è un “alleato” di Sinner

Nel suo messaggio, Eubanks non ha spiegato le ragioni della sua decisione. Dalle sue parole trapela solo emozione e soddisfazione per i risultati raggiunti nel suo percorso decennale in questo sport. Il buon Christopher, lo ricordiamo, nel 2023 riuscì a sfondare il muro della top-30 attestandosi in 29esima posizione.

“Se aveste detto a quel ragazzino del Southside di Atlanta che avrebbe raggiunto tutto ciò che poi ha fatto, non vi avrebbe mai creduto. Due volte Giocatore dell’Anno della ACC? Sì, certo. Quarti di finale a Wimbledon? Impossibile. Un olimpionico? Inimmaginabile. Ho avuto l’opportunità di viaggiare per il mondo e costruire relazioni incredibili, il tutto mentre realizzavo il sogno di una vita: giocare a tennis da professionista. Non riesco a trovare le parole per descrivere quanto io sia stato fortunato. È davvero la fine?! Difficile dirlo con certezza, ma se lo fosse… WHOOPTY DOO!!! È stato un viaggio incredibile”, ha scritto lo statunitense, lasciando comunque la porta aperta ad un suo rientro in futuro.

 

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Christopher Eubanks in azione con il rovescio durante un match al Dallas Open
Christopher Eubanks appende la racchetta al chiodo a soli 29 anni: è un “alleato” di Sinner (Foto Ansa) – Tennis Fever

Ma il nome di Eubanks non è associato a Sinner solo per le partite a Parigi e New York. L’americano, infatti, è tra quei pochissimi giocatori che sono stati al fianco del tirolese durante il tormentato “caso clostebol”, cercando di fare chiarezza e di combattere la campagna denigratoria avviata nei confronti di Jannik. Nell’occasione, Eubanks si prese la briga di studiarsi la vicenda nei minimi dettagli. Spiegando poi agli altri giocatori che Jannik non aveva ricevuto alcun trattamento di favore, quando le istituzioni anti-doping gli proposero di patteggiare una squalifica di soli tre mesi.

Cosa disse Eubanks del “caso clostebol”

«Mi sono assunto la responsabilità di leggere tutte le 33 pagine del rapporto. Ho dovuto rileggere alcuni passaggi più volte per cercare di capirne il significato», disse in un’intervista. «Per quanto mi riguarda, volevo solo assicurarmi di avere una buona comprensione dei fatti del caso e non permettere semplicemente a ciò che leggevo sui social media di dettare la mia percezione. È stato un po’, direi, scoraggiante vedere cose dette pubblicamente che, in base alla mia comprensione delle regole in quel momento, semplicemente non erano fattuali. Semplicemente non erano vere», sottolineò

E sulla presunta disparità di trattamento tra Sinner e i suoi colleghi: «Mi chiedevano: “Beh, pensi che sarebbe successo se non fosse stato Jannik Sinner?”. E la mia risposta è stata: è successo a Marco Bortolotti. Il suo rapporto ITIA è proprio lì, facilmente accessibile, e puoi cercarlo. E quando l’ho menzionato, la maggior parte dei giocatori semplicemente non lo sapeva. Quindi spesso inviavo loro il rapporto e dicevo: “Leggetelo! È esattamente la stessa cosa, ed è molto più corto di quello di Sinner”».



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