Parole davvero emozionanti quelle pronunciate da Novak Djokovic in ricordo di una persona che è stata fondamentale nella sua carriera
Ha concluso la sua stagione con la vittoria del titolo numero 102 in carriera, Novak Djokovic. Il fuoriclasse serbo lo ha conquistato ad Atene, battendo Lorenzo Musetti in finale per poi consentire all’azzurro, con il suo forfait, di partecipare per la prima volta in carriera alle ATP Finals di Torino.
Disertata la trasferta a Torino per l’ultimo torneo dell’anno, Djokovic è arrivato in Italia la settimana seguente per presenziare a un evento che si è tenuto a margine della giornata inaugurale della Final Eight di Coppa Davis in corso a Bologna. L’ex numero uno del mondo è stato uno degli invitati alla cerimonia di commemorazione in onore di Niki Pilic, ex tennista croato scomparso lo scorso 23 settembre all’età di 87 anni.
Chiusa la carriera da giocatore, Pilic ha avviato quella da allenatore. E’ stato proprio lui a scoprire il talento innato di un giovanissimo Novak Djokovic e ad accoglierlo nella sua Academy permettendogli di avviare una carriera irripetibile. Da coach, Pilic ha un record. E’ stato l’unico capitano, infatti, capace di vincere la Coppa Davis con tre nazionali diverse ovvero la Germania (1988, 1989, 1993), la sua Croazia (2005) e la Serbia (2010, come consulente tecnico).
Djokovic ricorda così Niki Pilic: “Come un padre”
Proprio per i suoi trionfi irripetibili in Coppa Davis, Pilic è stato commemorato prima dell’inizio della Final Eight di Bologna. Insieme a Djokovic, oltre al presidente ITF David Haggerty e al presidente ATP Andrea Gaudenzi, c’erano anche altri due tennisti per i quali Pilic è stato un riferimento importantissimo in carriera ovvero Boris Becker e Ivan Ljubicic, vincitori della Davis con Pilic capitano di Germania e Croazia.
“Per me è stato come un padre – ha ribadito Djokovic davanti agli spettatori dell’Arena Supertennis e alla presenza della moglie e della figlia di Pilic – Ha avuto un ruolo fondamentale nella mia carriera e di altri giocatori che sono qui. Non poteva esserci luogo migliore di queste Finals per ricordarlo. Ringrazio Bologna per avergli dedicato questa cerimonia.” Un pensiero commosso quello di Djokovic che aveva già ricordato il suo mentore in un’intervista post partita ad Atene nella quale si è lasciato andare alle lacrime.
“Se dovessi spiegare ciò che ha fatto non mi basterebbero giorni. Senza di lui, il tennis tedesco e molti di noi non sarebbero ciò che sono oggi“, ha dichiarato un altrettanto emozionato Boris Becker prima di passare il microfono a Ivan Ljubicic che ha sottolineato come Pilic sia stato una figura fondamentale per i tennisti croati.
“Ha tracciato la strada per molti di noi, per Ivanisevic, per me, per Mario Ancic. Quando è tornato in Croazia per prendere le redini della squadra e portarci al titolo è stato uno dei momenti più emozionanti delle nostre vite. Grazie di tutto Niki”, ha concluso l’ex coach di Roger Federer.
