La rivelazione di Dominic Thiem commuove i tifosi, il racconto è davvero straziante: ecco cosa è emerso dalle sue parole
Ci sono trionfi che lanciano una carriera. Che la mettono sui binari giusti e garantiscono quell’iniezione di fiducia necessaria per restare ad altissimi livelli. Soprattutto nel tennis, dove la componente mentale ha un’importanza di rilievo, vincere è sempre un’ottima medicina contro tutte le complicazioni che caratterizzano la vita di un giocatore. Ce l’ha confermato Jannik Sinner, che dopo il “caso clostebol” ha continuato a fare incetta di trofei e riconoscimenti sulla scorta di quanto realizzato nei mesi precedenti, nonostante il suo nome fosse nella bufera mediatica.

Ma paradossalmente ci sono anche trionfi che segnano l’inizio della fine. Lo ha imparato a sue spese Dominic Thiem, ex numero tre al mondo ritiratosi al termine della scorsa stagione. Classe ’93, l’austriaco ha appeso la racchetta al chiodo a soli 31 anni, mettendo fine ad un calvario cominciato a causa di un infortunio al polso. Infortunio dal quale, purtroppo, non è più riuscito a riprendersi.
Thiem, il trionfo allo US Open e il triste declino: le rivelazioni di Dominic commuovono i fan
Il trionfo che ha segnato la carriera dell’elegante rovescio ad una mano è stato lo US Open 2020, torneo del Grand Slam in cui l’austriaco riuscì ad imporsi su Sascha Zverev in finale rimontando due set di svantaggio. Una vittoria epica, ma anche drammatica col senno di poi. Dominic si è soffermato svariate volte sull’argomento e ne ha parlato nuovamente al podcast Jot Down Sport.

«Mi ci sono volute molte ricerche e sperimentazioni per raggiungere quei dettagli che mi mancavano per vincere un Grande Slam», ha esordito Thiem. «La pianificazione dei tornei era estenuante, dovevo ottimizzare tutto per arrivare in forma smagliante a quei quattro tornei. Ero piuttosto ingenuo, pensavo che se avessi vinto il torneo e realizzato il sogno di diventare una star, il resto della mia carriera sarebbe stato facile. Ci credevo davvero, ma poi mi sono ritrovato senza un obiettivo specifico», ha sottolineato amaramente.
In un’altra recente intervista, Thiem aveva espresso lo stesso concetto con parole ancora più forti: «All’euforia iniziale seguì un vuoto inaspettato: “Per settimane mi sono sentito invincibile, ma quando tutto si è fermato con la pandemia e il mio grande obiettivo era già stato raggiunto, sono rimasto senza obiettivi. È stato difficile».
Lo ricordiamo, dopo il grave infortunio, l’ex top-3 della classifica mondiale ha cercato di rialzare la china per ben tre anni, ma senza riuscirci. Ha inanellato tante sconfitte consecutive all’esordio e non è mai più stato in grado di vincere un titolo. Nemmeno nel circuito Challenger, dove si è cimentato pazientemente per cercare di rilanciarsi. Problemi fisici, certo, ma anche psicologici, probabilmente dettati dal raggiungimento del grande obiettivo. Una storia triste la sua, che continua a commuovere gli appassionati di questo sport.





