Il ‘solito’ Nick Kyrgios si rende protagonista dell’ennesima frecciata velenosa, stavolta il suo obiettivo torna ad essere Rafa Nadal
Nove partite giocate dall’ottobre 2022, una sola vittoria. In mezzo continui problemi fisici che l’hanno costretto ai box e a valutare l’idea di un ritiro anticipato. Ma Nick Kyrgios ha comunque trovato il modo di far parlare di sé negli ultimi tre anni. Lo ha fatto grazie ad una serie di interviste in cui si è reso protagonista di dichiarazioni a dir poco controverse.

Tutti ricorderanno l‘accanimento nei confronti di Jannik Sinner nell’ambito del tormentato “caso clostebol”. Nell’occasione, l’australiano diede il via ad una vera e propria campagna denigratoria contro l’azzurro, mettendo continuamente in discussione la sua sportività e la regolarità dei risultati. Ad un certo punto, sembrava quasi essere diventata una questione personale. La situazione non è degenerata soltanto perché il classe 2001 altoatesino non ha mai reagito alle provocazioni, preferendo far parlare le sentenze che hanno constatato la sua “totale buona fede”.
Kyrgios, torna a parlare al veleno: la frecciata a Nadal non lascia spazio all’interpretazione
Ebbene, nelle ultime ore, oltre a rientrare in campo per un evento di esibizione (ha giocato all’UTS di Atlanta, perdendo sia con Ben Shleton sia con Tommy Paul), Kyrgios è tornato alle luci della ribalta per l’ennesima uscita davvero poco carina nei riguardi di un collega. O meglio, di un ex collega, dato che il leggendario Rafael Nadal ha appeso la racchetta al chiodo circa un anno fa. Cosa è successo?

È successo che Nik si è trovato a rilasciare un’intervista in un talk show in compagnia di Alex Bublik e del noto coach Patrick Mouratoglou. Durante la chiacchierata, il nativo di Canberra ha ripercorso le fasi cruciali della sua carriera soffermandosi sul punto più alto da lui raggiunto: la finale di Wimbledon 2022, persa contro Novak Djokovic.
«Non credo che avrei potuto giocare meglio in quella finale di Wimbledon. Ho servito al meglio delle mie possibilità, ma mi ha strappato il servizio quando ero in vantaggio 40-0, il che è incredibile sull’erba. Ogni volta che c’era un punto cruciale, lui era lì, sempre concentrato», ha detto Kyrgios.
Fin qui, tutto regolare. Solo che poi l’australiano si è lasciato andare alla seguente considerazione: «Penso che se quella finale fosse stata contro Nadal, avrei fatto meglio». Chiara la frecciata velenosa al maiorchino, circa il suo livello di prestazioni non propriamente eccelso sull’erba.
Inutile dire che le parole di Kyrgios sono state accolte con evidente fastidio da parte di appassionati ed addetti ai lavori. Lo si evince dai social, dove tanti si chiedono: c’era proprio il bisogno di tirare Rafa in ballo al fine di screditarlo? Ovviamente, la risposta è “no, non c’era alcun bisogno”.
“Non sopportavo Nadal, lo odiavo e lo disprezzavo”
Lo ricordiamo, Nadal era stato obiettivo di Kyrgios già qualche mese fa, quando l’ex numero 13 al mondo dedicò all’iberico parole tutt’altro che affettuose: «Non ci siamo mai piaciuti. Non sopportavo Nadal. Lo odiavo e lo disprezzavo ogni volta che lo vedevo. Mi motivava molto, quando giocavo con lui davo tutto me stesso. Non provavo quella rabbia verso Federer o Djokovic. Molti dei suoi rituali mi facevano impazzire. Ho molti problemi con chi impiega così tanto tempo tra primo e secondo servizio».





