Inizio anno, Australia che scintilla e tennis che si mescola: uomini e donne nella stessa maglia, città che si svegliano prima dell’alba per l’ultima palla. La United Cup 2026 riparte dal 2 all’11 gennaio con quell’energia da “primo capitolo”: domande, aspettative, dettagli che contano davvero.
Regolamento e format: cosa aspettarsi
La forza del torneo sta nella semplicità. Nelle ultime edizioni, ogni sfida tra nazioni si è giocata su tre match: un singolare WTA, un singolare ATP e un doppio misto decisivo. È un format rapido, televisivo, che tiene il ritmo e premia i team completi. Le squadre, di norma, includono più giocatori per singolo e doppio per gestire calendario, forma e incastri tecnico-tattici. La collocazione in calendario è strategica: Australia, primissima settimana dell’anno, clima estivo, campi in cemento, rodaggio ideale in vista dell’Australian Open.
Un esempio pratico? Nel 2024 la Germania ha costruito il titolo anche sul doppio misto, spesso ago della bilancia nelle serie più tirate. Questo dettaglio cambia la preparazione: le federazioni convocano specialisti di doppio, le stelle del singolare curano schemi di copertura a rete e ritorno in coppia. È tennis di squadra, ma con il peso specifico della partita secca.
Punti ranking e montepremi: stato dell’arte
Il cuore della domanda, lo so, sta qui: quanti punti, quale montepremi, come si distribuisce? Ad oggi, i dettagli ufficiali per la United Cup 2026 non sono stati pubblicati integralmente da ATP/WTA e organizzatori. Quindi, niente numeri inventati. Ma esistono riferimenti solidi.
Punti ranking: nelle edizioni recenti un percorso perfetto in singolare ha garantito fino a un massimo di 500 punti, con un’assegnazione variabile in base al turno e al rango dell’avversario. È un valore paragonabile a un torneo “500” tradizionale: all’inizio di stagione può spostare teste di serie e ingressi nei tabelloni più pesanti. Fonte: regolamenti ATP e WTA per eventi a squadre misti, comunicazioni ufficiali 2023-2024.
Prize money: storicamente l’evento ha messo in palio un prize money complessivo tra circa 10 e 15 milioni di dollari USA, con principio di equità tra circuiti e una distribuzione mista tra fee di partecipazione, bonus per vittorie individuali e premi per avanzamento del team. Per il 2026 la struttura dovrebbe rimanere allineata, ma cifre e fasce saranno confermate nei factsheet ufficiali.
Esempio d’impatto: 500 punti a inizio gennaio possono trasformare la stagione di un/una top-30, garantendo ingresso diretto nei “500” indoor di febbraio o una testa di serie più comoda a Melbourne. Anche per chi rientra da infortunio, la United Cup offre minuti di qualità, partite vere, senza il peso di un tabellone individuale.
Cosa guardare, allora, nel regolamento definitivo? Tre voci: conferma del tie su tre match o eventuale ritorno a formule più lunghe; dettagli sui criteri di qualificazione alla fase finale; griglia dei punteggi ranking e del montepremi per match vinto e piazzamento del team.
Riferimenti utili e verificabili: ATP Rulebook edizione 2025 (sezione Team Events), WTA Official Rulebook, comunicati United Cup/Tennis Australia 2023-2024, Australian Summer of Tennis schedule. In assenza di un factsheet 2026 pubblico, restiamo in “attesa vigile”.
Al netto dei numeri, il fascino resta intatto: l’abbraccio a centro campo dopo il doppio misto, le panchine che esplodono su un tie-break lungo, il primo strappo al servizio dell’anno. È questo che ci fa tornare davanti allo schermo a gennaio. E a voi, quale coppia mista piacerebbe vedere giocare per il punto che cambia l’intera settimana?