Taylor Fritz ha detto la sua in modo inequivocabile. “E’ sbagliato”, ecco a cosa si riferisce il tennista statunitense alla vigilia di Wimbledon
A differenza degli altri top ten, Taylor Fritz ha deciso di disputare l’ATP di Eastbourne nella settimana precedente l’inizio di Wimbledon, al via da lunedì prossimo.

Una scelta davvero sorprendente se si considera che i vari Sinner, Alcaraz, Djokovic, Zverev e Musetti sono arrivati già da oltre una settimana a Londra e hanno già testato l’erba di alcuni dei campi iconici dei Championship. Fritz che, peraltro, nell’avvicinamento a Wimbledon ha deciso di non riposare. Dal post Roland Garros, infatti, l’attuale numero 6 ATP ha disputato tre tornei di fila. Oltre a Eastbourne, infatti, è stato in campo a Stoccarda dove ha vinto il titolo battendo Zverev in finale e al Queen’s in cui è stato eliminato al debutto da Moutet.
Una decisione, evidentemente, concordata con il suo allenatore, Michael Russell. Proprio sul ruolo del suo e degli altri coach, si è soffermato Taylor Fritz nel suo intervento a Tennis Insider Club, il podcast curato da Caroline Garcia, l’ex tennista francese ritiratasi in occasione della scorsa edizione del Roland Garros. L’occasione è servita a Fritz per chiarire un aspetto delle partite che davvero non gli piace.
A Taylor Fritz davvero non piace: “E’ orribile”
Taylor Fritz non ha apprezzato affatto la recente estensione della novità regolamentare che permette ai tennisti di consultarsi con i propri allenatori durante le partite. Il cosiddetto coaching, una circostanza precedentemente punita con una sanzione per i giocatori e ora invece consentita per più di un’occasione durante la partita. “E’ orribile, è un male per il tennis – ha dichiarato Fritz al podcast della Garcia – Il tennis è uno sport individuale ed è assolutamente ingiusto che qualcuno possa dire cosa fare quando la strategia mentale è così importante.”

“E’ una sciocchezza assoluta. Credo che il gioco mentale che si sviluppa durante una partita sia fondamentale, perché dovremmo perderlo ? Al mio allenatore dico quello che vedo e lui mi dà conferma. Il coaching è sbagliato“, questa la sentenza finale di Fritz che ha strappato un sorriso alla Garcia quando ha pronunciato la parola “orribile” a inizio risposta per sintetizzare il suo pensiero sull’argomento.
Intanto, a Eastbourne, è arrivata un’altra finale per il tennista americano che contenderà il titolo, sabato 28 giugno, al connazionale Brooksby. Curiosa la storia di quest’ultimo, entrato nel tabellone di Eastbourne da lucky loser dopo il forfait di Bublik e approdato all’epilogo del torneo dopo le vittorie con Comesana, Borges, Evans e Humbert. A Wimbledon, Fritz è stato sorteggiato nella parte bassa del tabellone con un potenziale quarto di finale con Zverev e semifinale con Alcaraz.