Continua la crisi di Lorenzo Musetti, i cui deludenti risultati graveranno sulla classifica ATP: le ultime proiezioni parlano chiaro!
Continua il periodo nero di Lorenzo Musetti. Reduce dalle eliminazioni all’esordio a Wimbledon e Washington e da quella al secondo turno a Toronto, il classe 2002 toscano si era presentato al Cincinnati Open con l’obiettivo di trovare il pronto riscatto. E invece, ha inanellato l’ennesima parentesi negativa, che ne apre ufficialmente la crisi.

Usufruito di un “bye” al primo turno, Musetti ha debuttato sul cemento dell’Ohio contro il francese Benjamin Bonzi, attuale numero 63 al mondo. Il match era iniziato anche bene per l’azzurro, il quale era riuscito ad aggiudicarsi la frazione d’apertura per 7-5. Solo che poi, “Muso”, ha smarrito le sue certezze finendo in un turbine negativo, e il tennista transalpino – sempre ostico come giocatore – ne ha approfittato per vincere gli altri due set per 6-4 e 7-6.
Ranking ATP, altro che top-5 per Musetti: serve una scossa! Gli ultimi aggiornamenti
Si è trattata di una sconfitta molto dolorosa per Musetti. Il nativo di Carrara non ha ancora riscontrato effetti negativi sulla sua situazione nella classifica ATP, ma nei prossimi giorni le conseguenze potrebbero assumere contorni durissimi: altro che top-5 (traguardo che fino a un mesetto fa sembrava in procinto di centrare), rischia di veder allontanarsi la top-10 in maniera sostanziosa.

Nel momento in cui vi scriviamo, Lorenzo ha addirittura virtualmente guadagnato una posizione passando dalla piazza numero 10 alla numero 9. Ma questa rappresenta solo un’illusione: alle sue spalle, ha una lunga serie di tennisti ancora in gara a Cincinnati, che potrebbero facilmente superarlo qualora continuassero ad avanzare nel torneo.
Ad esempio, il finalista di Toronto, Karen Khachanov, gli è alle calcagna distanziato di soli 95 punti ATP. Poi abbiamo nell’ordine Holger Rune, Daniil Medvedev, Tommy Paul, Jakub Mensik, Andrey Rublev e Frances Tiafoe, tutti nell’arco di meno di mille punti. Assurdo pensare che l’intero gruppetto possa scalzarlo – matematicamente è impossibile -, ma è altrettanto difficile immaginare che nessuno di questi possa mettere la freccia ed effettuare il sorpasso.
I prossimi giorni ci diranno sicuramente di più. Intanto, certo è che all’azzurro serve una scossa in vista dello US Open, altrimenti tutto ciò che ha fatto di buono nella prima parte di stagione rischia di essere vanificato.





