Annuncio clamoroso, il mondo del tennis resta a bocca aperta: spunta un ‘no’ incredibile a Daniil Medvedev
Sprazzi di Daniil Medvedev. Dopo una stagione che ha regalato quasi esclusivamente delusioni ai suoi tifosi, a Pechino si è rivisto, per qualche partita, il Medvedev degli anni migliori, quello che era riuscito non solo a raggiungere la prima posizione nel ranking, ma anche a vincere New York e arrivare per tre volte in finale a Melbourne. O comunque, il Medvedev “cinese” è sembrato molto più simile a quel tennista lì, per certi versi dominante, che non al tennista timido e impreciso degli ultimi tempi.

Proprio sul più bello, quando sembrava destinato a regalarsi una finale contro Sinner, il fisico lo ha però fermato, permettendo al sorprendente Learned Tien di conquistare il pass per l’appuntamento decisivo di Pechino, poi perso contro il tennista azzurro.
A causa di un infortunio all’anca, Medvedev ha dovuto alzare bandiera bianca, dopo aver però dimostrato di aver ancora il potenziale per poter fare molto bene nel circuito, al punto da potersi candidare al ruolo di possibile outsider nell’epoca del dominio assoluto di Alcaraz e Sinner.
Tuttavia, proprio nei giorni della sua ‘rinascita’, a sorpresa è arrivato un secco ‘no’ nei confronti del russo. Nonostante le ultime buone prestazioni, c’è infatti chi lo ha bocciato senza alcuna riserva, sbarrando le porte all’ex numero 1 al mondo.
Niente da fare per Medvedev, secco no: cosa è successo al tennista russo
A parlare di Medvedev, attuale numero tre del proprio paese, è stato un suo grande connazionale ed ex numero uno al mondo, Evgeny Kafelnikov. Intervistato da SportKlub, il campione di Parigi nel 1996 ha infatti dichiarato, senza mezzi termini: “Non accetterei mai di allenarlo, non capirebbe cosa gli direi“.
Parole durissime da parte dell’ex tennista nei confronti di un giocatore, Medvedev, che pure ha dimostrato di avere mezzi straordinari, e che per molto tempo è stato uno dei migliori tennisti del circuito.

Il problema, secondo Kafelnikov, è che i giocatori dell’età di Medvedev non hanno più l’umiltà per imparare: “L’ego dei tennisti è forte e chi ha già ottenuto dei successi non ascolta nessuno. Daniil è stato numero uno al mondo, pensa di sapere cosa sia meglio per lui“.
Parole che, almeno parzialmente, ammorbidiscono quindi il giudizio di Kafelnikov nei confronti del connazionale, bocciato non in quanto Medvedev, ma in quanto giocatore ormai di età superiore rispetto a quella in cui è più semplice accettare consigli da parte del proprio allenatore.
Starà comunque a Daniil dimostrare invece di essere ancora in grado di imparare, magari chiedendo aiuto, in questa fase della carriera, a un tecnico di spessore che possa riportarlo nuovamente ai livelli toccati in un passato non così lontano.





