Effetto Fognini, tutti pazzi per il Foro Italico
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Grandi numeri, tantissimi spettatori, un parterre de roi che non ha nulla da invidiare ai più blasonati Slam e in più, quest’anno, con l’effetto-Fognini a tener vivo il tifo degli appassionati. L’edizione n.76 degli Internazionali d’Italia in programma a Roma dal 12 al 19 maggio prossimi sarà davvero un torneo di assoluto prestigio, con iscritti i primi 43 giocatori del mondo, sia in campo maschile che femminile. Tutto questo in un contesto di grande crescita per il movimento tennistico italiano: sembra proprio, infatti, che a breve sarà annunciata dall’Atp l’assegnazione delle Finals dal 2021 al 2025 a Torino, dopo gli impegni finanziari assunti dal governo.

Nonostante manchi ancora l’ufficialità del forfait di Roger Federer, al Foro Italico saranno in campo il n.1 del mondo Novak Djokovic, che ha già iscritto quattro volte il suo nome nell’albo d’oro, il campione in carica Rafa Nadal, n.2 del ranking e il giocatore più vincente della storia sul rosso (57 titoli) e a Roma (8 trofei). Nell’entry-list spiccano anche Alexander Zverev, n.3 del mondo, campione 2017 e finalista lo scorso anno, l’austriaco Dominic Thiem, n.5 Atp, il giapponese Kei Nishikori e i Next Gen Stefanos Tsitsipas, Denis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime.

Ovviamente c’è grande attesa per Fabio Fognini, oggi n.12 del mondo e reduce dal trionfo monegasco, e Marco Cecchinato che sul ‘rosso’ del Roland Garros un anno fa si fece conoscere al mondo.

Quello che un tempo era solo uno dei tornei preparatori allo Slam parigino è insomma adesso cresciuto, diventando a tutti gli effetti uno dei più importanti eventi sportivi dell’anno in Italia, “con un fatturato di oltre 33 milioni in una sola settimana”, come ha ricordato il presidente federale, Angelo Binaghi, e che con l’edizione n.76 mira a un ulteriore incremento dell’11%, con l’obiettivo di battere il record di incassi del 2017. Le premesse ci sono tutte: al momento, prevendita certifica un +9%, con oltre 8 milioni di incassi, mentre l’impresa di Fognini a Montecarlo avrà certamente un effetto-traino sugli spettatori, con altri record nel mirino.

Nel 2106 per la prima volta è stato abbattuto il muro delle 200 mila presenze, già sfiorato l’anno scorso se non fossero sopraggiunte due giornate di maltempo in mezzo alla settimana, solitamente le più affollate, che ne compromisero il sorpasso.

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