Peccato. Probabilmente se Matteo Berrettini avesse avuto la possibilità di giocarsi la finale di Monaco di Baviera alla pari con il suo avversario, sarebbe stata un’altra storia. Invece la fatica della semifinale in mattinata contro Roberto Bautista-Agut ha finito per prevalere e la vittoria è andata al cileno Roberto Garin.
Matteo parte malissimo e viene infilato nel primo set con due break da parte del suo avversario, che chiude la pratica in soli 36 minuti, con un netto 6-1. La partita sembra scritta. Il cileno è un osso duro e ha alle spalle un torneo da protagonista assoluto, con l’eliminazione in sequenza di Alexander Zverev e Marco Cecchinato. Ma Berrettini tira fuori tutto e riesce a ribaltare l’inerzia dell’incontro, soffrendo moltissimo per la grande fatica fisica e portando a casa il secondo set (6-3) con il break decisivo dell’ottavo gioco.
Il 23enne romano è stremato, si va al terzo set. I due non si risparmiano, volano pallate da una parte e dell’altra. E questa volta l’ottavo gioco sembra decisivo per Garin, che ruba il servizio al suo avversario e si ritrova a servire per il match e per la conquista del torneo. Ancora una volta, però, Berrettini va oltre la fatica e con una determinazione e una concentrazione incredibile, restituisce subito il favore al suo avversario.
Ai arriva così a giocarsi tutto al tie-break. Ma questa volta per Matteo non ce n’è veramente più. Vince il cileno, ma l’italiano stava per fare la grande impresa di vincere semifinale e finale in un solo giorno.
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