Sinner, non è un sogno: clamorosa rimonta a Roma e passa il turno
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Diciassette anni – diciotto ad agosto – di sfrontatezza e di qualità tecniche. E’ l’altoatesino Jannik Sinner, una delle più belle speranze del tennis italiano. Nei giorni scorsi al Foro italico molti lo hanno paragonato ad un mostro sacro del passato come Borg per il modo con cui fa uscire la palla, ma soprattutto per le qualità mentali. Altri commentatori vedono una forte somiglianza nel modo di giocare con Andy Murray. Le qualità del ragazzo altoatesino sono evidenti, paragonarlo a giocatori di grandissimo livello del passato è un gioco che non porta a niente.

Sinner nel primo turno del Master 1000 di Roma ha affrontato sul campo centrale l’americano Steve Jonhson numero 59 della classifica Atp. Uno che a 29 anni ha vinto 4 tornei, tra cui due sulla terra rossa (Huston 2017, 2018) e che ha raggiunto la ventunesima posizione nel ranking Atp tre anni fa. Una partita tutt’altro che semplice per Sinner che oltre alla forza dell’avversario ha dovuto anche fare i conti con l’emozione dell’esordio a Roma, in un 1000 dove tutti gli occhi erano puntati su di lui.

Doveva essere solo un assaggio del grande palcoscenico, invece è stata una vera e propria impresa sportiva. Certo non ha vinto un torneo, ma ha dimostrato che nonostante la giovane età a quei livelli ci può stare. Il primo set dunque gli è scivolato via senza che nemmeno se ne accorgesse forse. Un 6-1 in 22 minuti severo. Nonostante la velocità del primo set Sinner è riuscito a far vedere grandi cose: un rovescio solido, una buona manualità sulla palla corta e sulle volée (naturalmente migliorabili).

Nel momento di massima difficoltà il ragazzo altoatesino non ha mollato, è rientrato negli spogliatoi, ha cambiato la maglietta e da quel momento ne è uscito un Sinner diverso. Aggressivo, con una rosa di colpi non comuni ad un ragazzo della sua età mette sotto il più quotato americano. La mancanza di potenza è evidente, naturalmente, ma i colpi sono da tennista già fatto.

Il secondo set è stato esaltante con l’italiano che surclassa l’americano restituendogli il 6-1. Nel terzo set la partita si è fatta equilibrata. Sinner ha avuto l’opportunità di breakkare nel corso del terzo game, ma ha sprecato con un errore di misura dopo essersi costruito una grande opportunità con un bellissimo scambio. Nel quarto game del set decisivo è invece Johnson a fare il break. In vantaggio 30 a 0 l’altoatesino ha sbagliato tre colpi e ha consentito all’americano di issarsi sul 3 a 1.

Partita finita? Nemmeno per sogno, perché nel nono game Sinner controbrekka e si porta sul 4 a 5, pareggiando poi nel decimo game. La cosa sorprendente è che quando tutti si aspettavano un calo mentale del giovane Sinner, l’altoatesino ha alzato il livello del suo tennis è ha conquistato il punto nell’undicesimo game, servendo poi nel dodicesimo per accedere al secondo turno. Occasione che non si è fatto sfuggire, chiudendo addirittura con una prima a quasi 200 km orari, velocità mai raggiunta nel corso della partita.

Ora se la vedrà con il greco Tsitsipas, il ventenne che sta scalando la classifica mondiale, considerato il presente e il futuro del tennis. E chissà se il futuro non sia anticipato nel secondo turno del Foro?

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