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Si parla tanto delle ultime due partite tra Djokovic e Bautista-Agut
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Roberto Bautista-Agut è un tennista esperto, solido, con un gioco molto centrato. Utilizza prevalentemente swing piatti e aggressivi, difficilmente si sposta dalla linea di fondo campo, ma è il meno terraiolo dei tennisti spagnoli delle ultime generazioni.

Classe 1988, ha fatto il suo primo ingresso in Top-100 a 24 anni, in top-50 a 25 anni e in top-20 a 26 anni. Non è mai andato oltre la posizione numero 13 del ranking mondiale (posizione che eguaglierebbe in caso di sconfitta con Djokovic e che supererebbe in caso di vittoria, con la quale si aprirebbero le porte della top-10) ma ha vinto nove tornei in carriera, uno su terra, uno su erba e tutti gli altri su cemento.

L’ultimo trionfo è datata inizio 2019, con la vittoria indoor a Doha. Un torneo in cui, in semifinale, ha sconfitto proprio Novak Djokovic (3-6, 7-6, 6-4).

La sintesi dell’incontro tra Djokovic e Bautista a Doha

Un successo replicato, sempre nel 2019, al Masters 1000 di Miami, questa volta agli ottavi di finale (1-6, 7-5, 6-3).

La sintesi dell’incontro tra Djokovic e Bautista a Miami

Ovviamente, alla vigilia della (inaspettata) semifinale di Wimbledon, si parla molto di queste due vittorie, ottenute entrambe nel 2019, contro il numero uno del mondo. Come se Bautista potesse essere una sorta di bestia nera per Nole.

E’ bene chiarire però che i due si sono incontrati dieci volte in carriera e in sette occasioni il serbo ha portato a casa la partita. E se è vero che le tre vittorie dello spagnolo sono arrivate negli ultimi cinque scontri diretti, è anche vero che, a livello Slam, il bilancio è di 3 a 0 per Djokovic (con un triplo 3-1).

Le ultime due vittorie di Bautista sono arrivate in un momento particolare della stagione, in cui Djokovic viaggiava a giri molto bassi.

Il numero uno del mondo deve però stare molto attento a non sottovalutare l’impegno. Il gioco dello spagnolo può metterlo in difficoltà e la sua marcia a Wimbledon (complice un terreno né troppo veloce né troppo lento) è stata quasi perfetta (un solo set lasciato per strada contro Pella). Sull’erba i due non si sono mai affrontati e, nonostante Nole parta nettamente favorito, il valenciano punterà sull’effetto sorpresa.

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