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Us Open, Wawrinka e il dolore alla spalla stendono Djokovic
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“Non fa mai piacere vincere così, ma oggi ho dimostrato di poter tenere testa al numero uno del mondo. Le sensazioni sono molto positive”. Nelle parole di Stan Wawrinka a fine match c’è tutta la felicità per aver raggiunto i quarti di finale degli Us Open, ma anche un po’ di amarezza per l’epilogo del match, culminato con il ritiro di Novak Djokovic quando si trovava sotto di due set e di un break nel terzo.

Diciamolo subito. Il dolore alla spalla c’era e sembra anche essere stato determinante. Però è vero che (forse) il numero uno del mondo avrebbe potuto almeno arrivare fino in fondo, come forma di rispetto nei confronti del suo avversario e del pubblico. D’altro lato, però, c’è chi sostiene – non senza ragioni – che un professionista di quel calibro prova a vincere la partita e, una volta capito che non può riuscirci, evita di procurarsi guai fisici ancora peggiori.

Sta di fatto che Stanimal è apparso molto in palla e convincente, vicinissimo ai livelli che gli hanno consentito di vincere tre tornei del Grande Slam (l’ultimo, nel 2016, proprio qui a New York, nell’ultima sfida contro Nole, prima della partita di stanotte”. Per Nole, che non potrà difendere il titolo dello scorso anno, ora un periodo di riposo forzato.

Wawrinka batte Djokovic 6-4, 7-5, 2-1 (rit) – Gli highlights

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