Lorenzo Sonego non riesce a superare l’ultimo scoglio dell’ATP 500 di Vienna, ovvero il giocatore più in forma del circuito, Andrej Rublëv. Era chiaro che sarebbe stato un match complicatissimo, contro un giocatore che in questa stagione ha vinto 19 degli ultimi 20 match giocati. Ma l’azzurro ha giocato comunque la sua partita con convinzione e determinazione, concludendo il torneo a testa alta.
Il risultato finale è un doppio 6-4 a favore del russo, ma i dettagli che hanno fatto la differenza sono stati pochi, e già questa è una notizia. Al torinese è mancata la prima di servizio, soprattutto nel primo parziale, e non è riuscito ad essere solido sul rovescio, come accaduto invece contro Djokovic ed Evans. Ma ha dimostrato che quando c’è da lottare non si tira mai indietro, anche contro il giocatore che quest’anno ha vinto più tornei nel circuito: cinque su cinque le finali giocate e vinte.
Nel primo set Sonego è partito sbagliando qualcosina, ha messo poche prime in campo, forse per la tensione legata alla sua prima finale di un ATP 500. Ma la partita è andata comunque avanti con equilibrio. Fino al quinto gioco, quando è arrivata il break a favore del Russo, che ha sfruttato due brutti errori di rovescio del torinese. Poi nel nono game, quasi all’improvviso, Sonego si procura due palle break. Ma il russo le annulla entrambe, con grande bravura (sulla seconda inventando un grande rovescio lungolinea).
Il secondo parziale comincia con un braccio di ferro tra i due, si va ai vantaggi sul servizio del torinese, che poi porta a casa l’1 a 0. Sonego riesce a mettere in campo più vincenti rispetto al primo parziale e un passaggio importante arriva nel quinto gioco, quando è riuscito a tenere il servizio dopo che Rublev l’ha portato due volte ai vantaggi. Un punto psicologicamente importante per l’economia del match. Si va avanti e Lorenzo ritrova anche il servizio, tanto da infilare 3 ace in un solo game, il settimo. Ma il russo è ingiocabile, troppo in forma, e alla fine riesce a strappare un altro servizio al torinese. Risultato finale: un doppio 6-4.
Un grazie comunque a Lorenzo Sonego per averci regalato questa settimana straordinaria. Un altro match giocato alla pari contro il giocatore indubbiamente più in forma del circuito. Lui, che non doveva esserci nel main draw di Vienna, ripescato come lucky losers, ha dimostrato di essere molto cresciuto in solidità mentale e in tutte le fasi gioco.
Un torneo in cui ha avuto un’ottima prima di servizio, con la quale non è sceso mai sotto l’80% (a parte oggi). Anche sul rovescio, su cui aveva avuto recentemente qualche difficolta, soprattutto sulla terra, ha girato alla grande. Ed è impressionante anche la facilità con cui ha messo diverse smorzate vincenti durante la sua cavalcata verso la finale (oggi purtroppo meno). Bravo a sfruttare le palle break, nella rapidità degli spostamenti. Da sottolineare come fino alla semifinale non abbia perso nemmeno un set, grazie anche all’alta percentuale di punti ottenuti sulla risposta.
Insomma un grande Lorenzo Sonego che fa ben sperare anche per il futuro, che guadagna 10 posizioni e da domani approderà al numero 32 del ranking. Ed è questo il vero verdetto di oggi, l’Italia del tennis c’è e continua a dire la sua.
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