“L’assenza del pubblico era un problema, sì. Alla fine però ho pensato che le Olimpiadi sono sempre le Olimpiadi. E sono felice di aver deciso di venire. Non parlo regolarmente con Steffi, ma sarei felice di sapere come ci è riuscita”. Così Novak Djokovic alla vigilia dei Giochi Olimpici in cui proverà a ripetere l’impresa di Steffi Graf, unica tennista ad avere centrato il Golden Slam.
“Ho il massimo rispetto per lei, per il segno indelebile che ha lasciato nella storia del tennis. Non pensavo possibile che qualcuno potesse anche solo avvicinare la sua impresa, invece è diventato realistico, è diventato un mio obiettivo. Di Steffi mi ha sempre ispirato la sua mentalità: spero di averla anche io e usarla nella mia prossima missione”.
“A rischio di essere banale, voglio affrontare un giorno alla volta e un avversario alla volta. È l’approccio che devo avere, perché in passato non ce l’avevo e mi sono fatto male. Sono motivato a inseguire la storia, ho lavorato duro per riuscirci. Ma preferisco parlarne se dovessi farla. Per ora voglio concentrarmi sul presente”.
“Non ci sono né Roger Federer né Rafa Nadal: non ho fatto molti tornei senza di loro, è strano non vederli. Ma in questo torneo ci sono comunque alcuni dei migliori giocatori al mondo. Fortuna che li affronterò più avanti, così ora posso concentrarmi sul giocare a modo mio. Mi sento bene, fisicamente e mentalmente”.
“Ho fatto la stagione migliore possibile, arrivo a questo appuntamento con la miglior preparazione possibile: spero di fare un buon torneo, anche perché sul campo dei Giochi ho già vinto un torneo, anche se non faceva così caldo”.
Chi potrebbe mettere i bastoni fra le ruote alla marcia del serbo?
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