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I tormenti di Naomi e il bullo di Cincinnati
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Il ritorno di Naomi Osaka in conferenza stampa a Cincinnati si è rivelato, come previsto, molto tormentato. La giocatrice giapponese, infatti, è scoppiata in lacrime a metà dell’evento, dopo aver ricevuto una domanda delicata in quello che alcuni sostengono fosse un tono aggressivo. Andiamo a scoprire di più.

L’ACCADUTO
Nella fase iniziale della conferenza, Naomi ha fornito ai giornalisti delle risposte abbastanza dettagliate e fluide a tutte le domande. Ma le cose hanno preso una brutta piega quando un certo Paul Daugherty, giornalista del Cincinnati Enquirer, le ha posto il seguente interrogativo:

“Non ami interagire con noi, specialmente in questo contesto. Tuttavia, hai molti interessi esterni con i media. La mia domanda è: come bilanciare le due situazioni?”.

In risposta, Naomi Osaka ha chiesto ed ottenuto un chiarimento sulla domanda, portando l’intervistatore a riformulare il quesito: “Hai sempre detto che non ti piace particolarmente il formato della conferenza stampa. Eppure, questo sembra essere il mezzo più utilizzato per comunicare ai media e attraverso i media al pubblico”.

Quindi, Osaka ha riflettuto un po’ sulla domanda senza però riuscire a dare una risposta chiara. A tal proposito il moderatore della conferenza le ha suggerito (senza successo) di passare all’argomento successivo.

“No, in realtà sono molto interessata a questo punto di vista. Quindi se potessi ripeterlo, sarebbe fantastico”, ha detto la nipponica.

Daugherty ha allora elaborato ulteriormente: “Non ti piace particolarmente confrontarti con i media in conferenza. Hai suggerito che ci sono modi migliori per farlo, che vorremmo provare a capire. La mia domanda è: hai anche interessi mediatici esterni al di là del tennis, come pensi che potresti essere in grado di bilanciare al meglio i due?”.

Al che Naomi Osaka ha sottolineato quanto non sia facile essere sotto la luce dei riflettori sin dalla tenera età:

“Sin da quando ero più giovane, ho avuto molto interesse da parte dei media su di me, e penso che sia dovuto al mio background e, sai, al modo in cui gioco. Perché in primo luogo, sono una tennista. Ecco perché molte persone sono interessate a me. Quindi direi che a questo proposito sono abbastanza diversa da molte persone, e non posso davvero evitare che ci siano alcuni tweet o altre cose che dico che creano un sacco di articoli di notizie o cose del genere. Ma direi anche che non sono davvero sicuro di come bilanciare i due aspetti di cui si parlava. Come se lo stessi scoprendo nello stesso momento in cui lo fai tu”.

Quando tutto sembrava risolto, però, è arrivato il colpo di scena. Naomi Osaka è crollata tra le lacrime mentre le veniva posta la successiva domanda sulla situazione ad Haiti dopo il terremoto.

https://www.youtube.com/watch?v=c-ZJeaIKjKA

LE ACCUSE
In molti ritengono che il suo pianto sia stato provocato dal confronto precedente con il giornalista. Convinto di ciò anche l’agente della giapponese che ha affermato:

“Il bullo al Cincinnati Enquirer è l’emblema del motivo per cui le relazioni giocatore/media sono così tese in questo momento. Tutti saranno d’accordo che il suo tono era del tutto sbagliato e il suo unico scopo era quello di intimidire. Un comportamento davvero spaventoso. E questa insinuazione che Naomi deve il suo successo fuori dal campo ai media è un mito”.

Insomma, continua il rapporto infelice tra Naomi Osaka e la stampa. Speriamo che per la giapponese almeno possano arrivare risultati incoraggianti sul campo.

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