Sinner, perché stavolta il bicchiere è mezzo pieno

Tutti gli appassionati di tennis, non solo italiani, non possono essere rimasti indifferenti davanti ai due clamorosi punti sbagliati nel finale di partita da Jannik Sinner contro Alexander Zverev. Un appoggio a rete stecca e sparacchiato in tribuna e uno schiaffo al volo di dritto buttato incredibilmente fuori, che avrebbe regalato all’italiano il terzo set e, forse, riaperto le sorti dell’ottavo di finale agli US Open.

E invece la corsa del ventenne altoatesino si ferma ancora al quarto turno in uno Slam. E’ il miglior risultato per lui a New York sinora in carriera e porta il bilancio nei Major, nel 2021, a due ottavi finale raggiunti (US Open e Roland Garros) e due eliminazioni (molto diverse tra loro) al primo turno agli Australian Open e a Wimbledon.

US Open, obiettivo minimo raggiunto

Un torneo, quello di Flushing Meadows, a cui Sinner arrivava con aspettative contrastanti. Da una parte era ancora fresca la vittoria all’Atp 500 di Washington, dall’altra, però, pesavano ancora le ombre della stagione sull’erba e la tutto sommato abbastanza deludente marcia d’avvicinamento a New York con le precoci eliminazioni a Toronto e a Cincinnati.

L’obiettivo minimo, agli US Open, erano gli ottavi di finale ed è stato raggiunto. Non è stata la miglior versione di Sinner vista in carriera, non quella del “you’re not human” pronunciato da Alexander Bublik, ma neppure la peggiore, anzi. Ha gestito abbastanza bene i primi due turni (contro Purcell e Svajda), ha lottato forse anche più del dovuto contro Gael Monfils, ottenendo una vittoria al quinto set contro il francese e contro il pubblico del Louis Armstrong.

E poi è arrivato il match con Zverev, in cui è vero che è uscito sconfitto tre set a zero ma è anche vero che ha giocato praticamente alla pari con il numero 4 del mondo, uno dei favoriti per la vittoria finale, prima recuperando una situazione difficilissima nel terzo set e poi dilapidando nella maniera note le occasioni create. Il tutto con l’handicap di un servizio che ha funzionato poco e a intermittenza al cospetto delle bordate dell’avversario.

Sinner, nuovo best ranking in arrivo

Tutto questo porterà al 99% ad un nuovo best ranking nella classifica Atp (da lunedì prossimo sarà numero 14 del mondo, a meno che Alcaraz o Harris non finiscano per sollevare il trofeo) e una discreta iniezione di fiducia in vista della parte finale della stagione sul cemento indoor, che è una delle sue superfici preferite e dove può raccogliere punti importanti anche per tenere aperto il sogno delle Atp Finals.

Per questo, in definitiva, crediamo che questa volta, a differenza forse del Roland Garros, per Sinner si possa parlare di bicchiere mezzo pieno.

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