Per la terza volta in stagione, Matteo Berrettini si deve arrendere sotto i colpi di un implacabile Novak Djokovic.
“Si tratta di qualcosa che non avevo mai sperimentato: è stato diverso con Rafa due anni fa. In quel caso ero arrivato in semifinale più stanco e dopo due set avevo esaurito le energie. Con Djokovic mi sono trovato bene, ma è solo lui che mantiene quel livello alto e io ho bisogno, non so, di esperienza suppongo, per giocare meglio. D’altronde se siamo in otto miliardi nel mondo e nessuno lo batte, ci sarà un motivo”
“Non mi dà punti gratuiti. Devo guadagnarmi ogni singolo 15. Non importa se servo o rispondo, mi fa sudare in modo che alla fine… Non credo di aver giocato peggio rispetto al primo set, ero solo un po’ più stanco, come non lo sarei con altri giocatori”.
Ho pensato fosse fantastico aver vinto il primo set. Contro ogni giocatore là fuori mi sarei detto ‘Ok, ora vado. Di sicuro sarà anche un po’ stanco. Posso andare avanti con il mio gioco, con la mia energia’. Con lui, invece, sembra che non gliene importi: prende energia da quel set perso, è successa la stessa cosa a Wimbledon. Ci è abituato.
Ho visto le statistiche su quante semifinali ha giocato nella sua vita. Probabilmente è il più grande di sempre. Non c’è nulla, non c’è molto che puoi fare. In questo momento non c’è niente che posso fare. L’obiettivo è essere pronti per i prossimi tornei”.
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