Verso il derby dei Nadal, Toni diviso tra cuore e ragione

Parigi – Uno degli ottavi di finale più suggestivi dei questa 121esima edizione del Roland Garros sarà senz’altro la sfida tra Rafa Nadal e Auger-Aliassime, che si giocherà domani, domenica domenica 29, a partire dalle 14,30, in un Philippe-Chatrier che si preannuncia pieno in ogni ordine di posto. Il giovane canadese sta crescendo molto in questo periodo, si trova in uno stato di grande forma e potrà mettere in seria difficoltà il 13 volte campione degli Open di Francia.

Uno dei motivi per cui l’incontro sarà suggestivo è legato al fatto che il toro di Manacor affronterà Aliassime per la prima volta da quando suo zio Toni ha iniziato a lavorare con il canadese, ovvero dalla stagione sulla terra rossa dello scorso anno.

Dunque sarà anche la prima volta che il 21 volte vincitore di Slam giocherà contro il suo ex allenatore e zio. Toni Nadal è agli Open di Francia chiaramente per assistere il canadese, ma nei primi turni si è seduto anche nel box di suo nipote, per osservarlo e dispensare consigli (rimane pur sempre suo nipote). E in molti si stavano chiedendo quale sarebbe stata la sua scelta in vista della sfida di domani.

Intervistato ieri durante la conferenza stampa post-match, Nadal si è espresso così sulla questione: “Ho già parlato con Toni, per me è molto semplice. È mio zio, non credo che sarà in grado di volere che perda, ovviamente. Ma è un professionista ed è con un altro giocatore. Non so cosa succederà, se rimarrà dentro il box o no, non mi interessa. So quali sentimenti abbiamo tra di noi e so che vuole il meglio per me. Ora sta aiutando un altro giocatore, ma onestamente, per me, non è un problema”.

Ma alla fine è stato lo stesso Auger-Aliassime a voler chiarire che il suo allenatore non vedrà il match dal suo box e non gli darà consigli per questa attesissima sfida. Anzi, non sarà proprio in campo: “Penso che Toni guarderà da una posizione neutrale e si godrà la partita”, ha aggiunto il 21enne canadese.

Ma cosa accadrà se Casper Ruud dovesse (speriamo non accada) superare il nostro Sonego ai sedicesimi e raggiungere (evento che giudichiamo possibile) la finale del torneo? Il norvegese da qualche tempo si allena alla Rafa Nadal Accademy, diretta dallo stesso Toni Nadal. Casper, lo ricordiamo, era numero 143 al mondo quando iniziò la collaborazione, ora è il numero 8 al mondo. Cosa farà Toni in quel caso? Sarà lontano dal campo del Philippe-Chatrier anche per la finale di uno slam? Chissà.

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