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La vera definizione di talento, secondo Rafael Nadal
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Rafael Nadal è un giocatore che non ha bisogno di presentazioni. Campione infinito, leggenda del tennis, capace di centrare alcuni dei record più incredibili nella storia dello sport, due su tutti il primato di tornei del Grande Slam vinti (22) e l’epopea del Roland Garros (14 trionfi).

In una recente intervista ha voluto approfondire un concetto che spesso – a suo modo di vedere – viene un po’ frainteso. Parliamo del concetto di talento, spesso utilizzato per definire le prestazioni di uno sportivo dal punto di vista estetico in contrapposizione, per esempio, alla concretezza o alla regolarità.

Niente di tutto questo, secondo Rafa. “Credo che sul talento la gente sia un po’ confusa. Per me non è giocare in maniera bella o colpire la palla molto bene o molto forte. Io credo che nel tennis, come in tutti gli sport, l’obiettivo finale è la vittoria. Per questo, secondo me, la questione è chiara: l’atleta che vince è l’atleta con più talento“.

Il talento come una condizione da costruire, dunque, non come un dono divino. “Se non avessi avuto qualcuno che mi guidasse sulla giusta strada – spiega Nadal – non avrei ottenuto i risultati che ho ottenuto. Una cosa che provo a trasmettere ai giovani, specialmente nella mia Academy, è l’attitudine alla perseveranza, al superamento delle difficoltà. È ovvio che ci sono momenti di difficoltà, nella vita come nello sport, l’importante è accettarli, lavorare duro e guardare sempre avanti, con il giusto ottimismo”, racconta il 36enne.

I piani di Nadal dopo il ritiro

Nell’intervista Rafa ha parlato anche di quelli che sono i suoi piani in vista di un futuro sempre più prossimo, quello che si ritroverà a vivere dopo che avrà lasciato il tennis, almeno per quanto riguarda i panni di giocatore professionista. “Sicuramente un giorno sarò un ex atleta professionista, ma resterò sempre un atleta perché lo sport è la mia passione e continuerò ad allenarmi finché il mio corpo me lo consentirà. Sicuramente mi impegnerò in prima persona nella Academy, che è un progetto a cui credo molto e in cui negli ultimi anni ho investito moltissimo, per renderlo sempre più forte”.


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