Murray ruggisce ancora: primo titolo dal 2019
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Andy Murray riesce a vincere l’importante Challenger francese di Aix en Provence contro Tommy Paul (26 61 62). Il leone britannico torna a ruggire dopo un digiuno che durava da più di quattro anni (ultimo titolo nel 2019).

La forza di Andy

Murray è un lottatore nato e questo non lo scopriamo di certo oggi. Aveva detto basta con il tennis cinque anni fa per i soliti problemi fisici all’anca (in questo momento gioca con una protesi). Il rientro sembrava una chimera, una storia da raccontare, ma che sarebbe finita in poco tempo. Da quel momento in poi, al contrario, il campione scozzese non ha mai smesso di crederci e finalmente i risultati gli stanno tornando a dare ragione.

Dopo un paio di stagioni sottotono, il 2023 si può dire il suo vero e proprio anno della rinascita. Finora sono arrivate tre vittorie contro top20 (Matteo Berrettini all’Australian Open, Alexander Zverev all’Atp250 di Doha e Paul in Francia ieri) e molte maratone esaltanti (alla faccia dei problemi fisici).

Grazie a questi risultati, sir Andy è tornato al numero 42 del mondo, miglior ranking dal lontano 2018. Il titolo, invece, mancava dal 2019. Se consideriamo il circuito Challenger, la vittoria mancava addirittura dal 2005, quando l’allora giovane Murray era ancora un giocatore pressoché sconosciuto. Con il successo in Francia, lo scozzese ha alzato al cielo il terzo titolo di categoria.

L’ultimo anno, anzi direi gli ultimi 18 mesi, sono stati un po’ faticosi per il mio gioco. La mia squadra, però, è stata lì a sostenermi e a lavorare con me per cercare di migliorare. Continuiamo da qui, è un buon momento”.

L’ex numero 1 del mondo spera di arrivare in forma per il Roland Garros, ma soprattutto punta il mirino su Wimbledon, suo vero obiettivo da quando è tornato a giocare.

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