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McEnroe a Sinner e Musetti: “Staccatevi da quella linea di fondo!”. Poi sul Roland Garros: “Il favorito…”
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Il Roland Garros sta offrendo tanti spunti di riflessione. Alcuni di questi riguardano da vicino l’Italtennis, che è giunto alla seconda settimana del torneo con zero giocatori in corsa per la conquista del titolo. Chi, invece, è ancora in piena corsa per aggiudicarsi lo Slam transalpino è Carlos Alcaraz, giustiziere senza pietà del nostro Lorenzo Musetti. Lo spagnolo, che stasera affronterà Stefanos Tsitsipas in un match promette spettacolo, rappresenta il candidato più autorevole alla vittoria di un torneo che vede protagonista Novak Djokovic ma il Re di Parigi, Rafael Nadal, alle prese con i “classici” problemi fisici di chi ha appena compiuto 37 anni. Un’assenza pesante oggi, alla quale però dovremo probabilmente abituarci molto presto. Di questo e tanto altro ha parlato John McEnroe in una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.

John McEnroe a tutto campo

McEnroe sicuro: diventare padre ha cambiato la mia carriera
Foto Atp Tour

Parlavamo del Roland Garros. L’eliminazione più difficile da accettare per l’Italtennis è stata sicuramente quella di Jannik Sinner al secondo turno contro Daniel Altmaier. L’altoatesino si è arreso in cinque set, al termine di una battaglia durissima in cui ha avuto anche due match point. “Gli scenari a volte cambiano per un punto”, sottolinea McEnroe.

Poi riavvolge il nastro tirando in ballo un’altra dolorosa sconfitta subita dal giovane azzurro, quella allo US Open 2022 contro Alcaraz: “Guardate cosa gli è successo a New York: avrebbe potuto vincere lo US Open se avesse concretizzato quel match point contro Alcaraz. Sembrava davvero a un passo per fare il grande salto. Probabilmente avere tutti gli occhi addosso gli ha messo troppa pressione, forse è questo che ha inciso sul suo rendimento, anche se parliamo di un ottimo giocatore”.

Soffermandosi poi su cosa dovrebbe migliorare Sinner, McEnroe ha le idee chiare: “Si è affidato a Darren Cahill che è un coach straordinario, e lo aiuterà. Ma deve essere lui per prima più aggressivo, andare a rete con maggiore convinzione. Fisicamente può ancora migliorare. La terra non è la superficie su cui può brillare, ma mi aspetto comunque che arrivi per lui un grande risultato. Magari ci vorrà solo un po’ più del previsto”.

In apertura facevamo riferimento alla netta battuta di arresto di Musetti, caduto sotto i colpi proprio di Alcaraz. A tal riguardo, McEnroe afferma: “Carlos è un giocatore incredibile, ma Lorenzo ha un grande potenziale. Penso che abbia le qualità per entrare in top-10 ma deve avere più fiducia, essere aggressivo, attaccare. Non può starsene sempre laggiù oltre la linea di fondo a difendersi. Discorso che vale anche per Sinner. Medvedev ad esempio lo ha capito e ha vinto Roma. Insomma il consiglio è dare un’occhiata a quello che fanno i top player, sempre in continua evoluzione. E staccatevi da quella linea di fondo!”.

Sul Roland Garros senza Nadal, l’ex tennista statunitense è categorico: “Senza di lui qui non è la stessa cosa. Ha fatto di tutto per tornare, ma ha dovuto arrendersi. Credo che ora che è padre i suoi orizzonti siano anche leggermente cambiati, infatti ha parlato di ritiro dopo il prossimo anno, ma a modo suo, giocando”. E sul futuro del maiorchino: “Qualunque cosa decida di fare va rispettato. Guardate Murray per esempio, anche lui ha voluto decidere autonomamente quando salutare. E non importa se non è lo stesso Murray di prima”.

Un altro top che non ha partecipato al Roland Garros è il nostro Matteo Berrettini. “È stato davvero sfortunato con tutti i guai fisici che ha dovuto affrontare. Ho sentito che tornerà sull’erba, ma non sarà facile dopo tanto tempo fuori. Avrà perso fiducia, si sentirà un po’ frustrato”, evidenzia il sette volte campione Slam. Che però non vede tutto nero: “La cosa positiva è che ha solo 27 anni e se anche non tornerà ai livelli più alti penso che possa comunque ancora fare danni nei tornei con quel servizio e quel dritto. Sull’erba si sentirà più a proprio agio e anche se non avrà la migliore condizione atletica deve cercare di pensare positivo”.

Quest’anno, potendo giocare nuovamente negli Stati Uniti, Djokovic ha l’opportunità di realizzare il Grande Slam. Secondo McEnroe tutto dipende da come andrà a Parigi: “Credo che la sua sfida col mondo e con se stesso sia vincere più Slam di chiunque altro e battere ogni record e quindi anche raggiungere questo primato. Questo torneo sarà decisivo. Favorito? metto prima Alcaraz tra i candidati alla vittoria”. Il passaggio sul 20enne murciano: “È la novità, quello che ha portato una ventata d’aria fresca con un tennis elettrizzante e spettacolare, ha una tale personalità che tutti speriamo che vinca e lui lo avverte. Tutti vogliono vederlo giocare e vincere”.

Infine, una considerazione sui successori dei Big3 che potenzialmente possono conquistare più di un titolo Slam: “Alcaraz potrebbe vincerne dieci o anche di più, anche Rune è in grado di vincerne un po’. Carlos è già maturo, il danese deve ancora fare un po’ di esperienza ma entrambi saranno protagonisti dei prossimi anni con qualche altro che ogni tanto conquisterà uno Slam”.

1 commento

  1. Nole è uno dei tre grandi ed è ancora forte fisicamente e tecnicamente.
    Ha fatto grandi sacrifici per il tennis ma alla sua età può cominciare ad avere qualche calo nel recuperare negli per arrivare in una finale.
    Personalmente vedo Alcaraz favorito ma nel tennis si possono sempre avere sorprese.

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