È Daniil Medvedev il terzo semifinalista dell’Australian Open 2024. Reduce dai successi su Atamane, Ruusuvuori, Auger-Aliassime e Nuno Borges, il tennista russo ha superato anche l’ostacolo Hubert Hurkacz guadagnandosi il penultimo atto del torneo. Partita combattutissima alla Rod Laver Arena, conclusasi al quinto set dopo oltre quattro ore di gioco (4 h e 3 minuti). Vediamo come è andata e qual è lo scenario che si prospetta in termini di ranking per il russo (scenario che interessa da vicino Jannik Sinner).
Australian Open, Medvedev lotta e vola in semifinale
Pronti via Medvedev inizia l’incontro centrando il break in apertura e poi confermando lo strappo annullando una palla dell’immediato controbreak. Scampato il pericolo, il russo rischia addirittura di raddoppiare il divario, ma Hurkacz riesce a salvarsi passando per i vantaggi.
Nel sesto game, anche un po’ inaspettatamente, il polacco si porta sul 3-3 capitalizzando l’unica chance concessagli da Medvedev. Poi il match si incanala sui binari dell’equilibrio e il verdetto viene affidato al tie-break. Qui, il numero tre al mondo gioca meglio nei momenti chiave e conquista il parziale per 7 punti a 4. Decisivo un mini-break sul quinto punto.
Nelle fasi iniziali della ripresa il copione è molto simile a quello del set precedente. Ma a parti inverse. Hurkacz, infatti, piazza il break in apertura e poi vola sul 2-0 neutralizzando una palla break. Nel terzo game, il polacco va parecchio vicino al doppio strappo, con Medvedev che riesce a salvarsi due volte affidandosi al servizio. Stavolta, a differenza del primo set, non si registrano ribaltoni. L’inerzia è chiara e, ad un tratto, Hubi prende il sopravvento vincendo il parziale con un netto 6-2, maturato in virtù di un altro break nel settimo game.
Si rientra in campo e Hurkacz ha subito l’opportunità di dare un’ulteriore spallata alla sfida. Spallata che però non arriva perché Medvedev riesce ad annullare due palle break in apertura. “Gol mangiato, gol subito”, si dice nel calcio. Ed è proprio ciò che si verifica qualche minuto dopo, col russo ad allungare sul 2-0 e poi sul 3-0, annullando al classe ’97 di Breslavia ben tre palle break consecutive.
Il terzo set si conclude abbastanza velocemente con un 6-3 in favore di Medvedev, il quale avrebbe potuto chiudere anche con un 6-2 se fosse riuscito a sfruttare uno dei tre set point avuti a disposizione nell’ottavo gioco.
Nella quarta frazione Medvedev esordisce conquistando il break nel primo game. Break che trasmette la sensazione di una partita in procinto di concludersi. Successivamente, però, Hurkacz si dimostra “duro a morire” e riesce a rimettersi in carreggiata risanando lo strappo nell’ottavo gioco. Poi l’attuale numero nove al mondo addirittura vince il parziale con un 7-5 (breakkando il russo nel dodicesimo game) e il verdetto finale viene dunque rimandato al quinto.
Nel quinto e decisivo set il confronto torna a viaggiare sui binari dell’equilibrio. C’è tensione e la battaglia diventa piscologica oltre che fisica. I due tennisti lottano alla pari, ma alla fine risulterà decisivo il break ottenuto da Medvedev nel settimo game, confermato in seguito annullando una palla del potenziale controbreak nel gioco successivo: 7-6, 2-6, 6-3, 5-7, 6-4, si legge sul tabellone luminoso al termine dell’incontro.
Medvedev, terza semifinale a Melbourne. Il prossimo sfidante e un’occhiata al ranking
Per Medvedev si tratta della terza semifinale sul cemento di Melbourne. Il suo prossimo avversario sarà il vincente della sfida – in programma intorno alle ore 10.45 – tra Carlos Alcaraz ed Alexander Zverev. Lo ricordiamo, nel caso in cui dovesse staccare il pass per l’ultimo atto del torneo, il moscovita conserverebbe la terza posizione del ranking Atp (non può andare oltre) anche se il nostro Jannik Sinner riuscisse ad aggiudicarsi il titolo.
Dove vedere l’Australian Open 2024 in TV e streaming
L’Australian Open 2024 è trasmesso in diretta e in esclusiva dai canali di Eurosport (abbonamento). Il torneo è visibile anche in streaming su eurosport.it, Discovery+, SkyGo, NOW, DAZN e TIMVISION.
