La confessione di Cobolli lascia senza parole: tifosi sorpresi

Il 22enne romano, incappato in una serie di cinque sconfitte consecutive nel circuito, si è confessato ai microfoni dell’ATP: rivelazioni choc

Non è bastata nemmeno la visita dell’amico di sempre, quell’Edoardo Bove attualmente ancora libero da impegni agonistici, per rompere la maledizione delle sconfitte. Non è servito il meritato riposo intercorso tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 per ricaricare le pile soprattutto a livello mentale, oltre che fisico.

Flavio Cobolli perplesso in campo
La confessione di Cobolli lascia senza parole: tifosi sorpresi (LaPresse) – Tennisfever.it

Non è insomma un gran momento per Flavio Cobolli, una delle promesse del tennis azzurro e già stabilmente nella Top 40 da diversi mesi. Dopo la prematura uscita dal Major di Melbourne, dove ha pagato la maggior freschezza di Etcheverry, il grande amico di Matteo Berrettini non ce l’ha fatta a superare lo scoglio Hubert Hurkacz, il temibile avversario che il sorteggio gli ha posto innanzi al torneo ATP 500 di Rotterdam.

6-3, 6-2 il punteggio, senza appello, con cui il tennista polacco ha regolato Cobolli costringendo l’azzurro alla quinta sconfitta consecutiva nel circuito. Intervistato in esclusiva da Ubitennnis dopo l’ennesima caduta, l’atleta si è detto tranquillo e fiducioso sulla possibilità di tornare quanto prima alla vittoria. Lo staff di Cobolli, insieme al diretto interessato, ha ora optato per una piccola pausa che si tradurrà in due-tre settimane di allenamento senza la partecipazione ad alcun torneo. Una decisione probabilmente saggia dopo l’incredibile tour de force al quale si era sottoposto il tennista nel 2024.

Cobolli e il rapporto con papà Stefano: parole commoventi

Intervistato dal portale dell’ATP, l’attuale numero 35 del mondo ha parlato del suo rapporto col padre Stefano che, come nei casi di Tsitsipas e Ben Shelton, è anche coach del giocatore.

Flavio Cobolli in United Cup
Cobolli e il rapporto con papà Stefano: parole commoventi (LaPresse) – Tennisfever.it

Mio padre era un buon giocatore, ma si è ritirato quando era giovane, e aveva una classifica leggermente inferiore alla mia. Ora è un allenatore fantastico e abbiamo un ottimo rapporto. Quando ero piccol volevamo tenere separati il tennis e la nostra relazione. Io giocavo molto a calcio e ne parlavamo, ma non parlavamo quasi mai di tennis“, ha esordito Cobolli.

Lui voleva che migliorassi da solo e poi mi ha detto che quando sarei stato pronto mi avrebbe aiutato. Abbiamo iniziato qualche anno fa e da allora abbiamo lavorato molto insieme. Ora vogliamo fare di più. È difficile quando tuo padre è il tuo allenatore. Quando sono cresciuto e abbiamo lavorato insieme, abbiamo sviluppato un ottimo rapporto: ora lo ascolto più che mai. Penso che insieme possiamo fare grandi cose. Se litighiamo in campo, lasciamo che la cosa finisca lì. A volte può essere dura perché entrambi vogliamo avere ragione, ma lui è una grande persona e mi piace lavorare con lui“, ha concluso il romano.

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