Jannik Sinner deve ancora decidere chi sarà il suo nuovo allenatore, visto che Cahill a fine anno saluterà la compagnia. Ora c’è un’indiscrezione importante sul nome
Il numero uno del mondo, dopo Riccardo Piatti e Darren Cahill deve compiere un altro salto in avanti. Vagnozzi è l’unico punto fermo che probabilmente lo aiuterà in questo passaggio delicato, ma c’è un altro profilo che può prendere in mano la situazione.

L’ambizione di Jannik Sinner è la sua più grande forza e lo si è visto in questi anni. L’altoatesino non si è mai seduto sugli allori e anche dal punto di vista tecnico le sue scelte sono sempre stato orientate verso una crescita. Riccardo Piatti era stato il suo grande mentore, colui che l’ha costruito tennisticamente, quando era solo un ragazzino. Al momento di compiere il grande salto, Jannik ha deciso di costruirsi un nuovo staff e ha inserito sia Vagnozzi che Cahill. Una squadra perfetta, con il giusto mix di italianità e status internazionale, con il super coach australiano.
I miglioramenti sono stati evidenti, sotto tutti i punti di vista, dal gioco di volo al servizio, fino ad arrivare alla resistenza fisica. Oggi il tennista di Sesto non ha punti deboli, avendo mantenuto quella solidità mentale che l’ha sempre caratterizzato, anche da juniores. Ora però bisogna cambiare, perché a fine anno Cahill ha deciso di smettere e andare in pensione.
Jannik Sinner e Andreas Seppi: può diventare un sodalizio tecnico in futuro
Sinner avrà tutto il corso di questa stagione per capire come orientarsi e quale nome fare per sostituire Cahill. Di profili ne sono circolati già diversi, sia a livello italiano che internazionale, ma per il momento non c’è niente di sicuro. Chi ha parlato dell’ipotesi di allenare il numero uno del mondo, è Andreas Seppi, intervistato nel week end da Sportweek. L’ex tennista italiano oggi vive in Colorado con la moglie e i tre figli e si sta dedicando ad altro.

Essendo un conterraneo di Sinner, il loro rapporto è stretto sin dai primissimi anni di carriera di Jannik. Seppi non ha escluso di poter prendere in considerazione anche questa ipotesi del nuovo ruolo di coach, ma non ora, visto che con gli impegni familiari non riuscirebbe a gestire un impegno così gravoso sotto il punto di vista temporale. Vedremo se fra qualche tempo le cose potranno cambiare.
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