L’incubo di Sinner si materializza: bomba sulla squalifica

Jannik Sinner deve convivere con un incubo sempre sopra la testa: la squalifica per doping è una spada di Damocle che può materializzarsi da un momento all’altro

C’è una bomba che riguarda il futuro del numero uno del mondo e il famoso ricorso che dovrà essere discusso a metà aprile (16-17) al TAS di Losanna. L’altoatesino non ha ancora una risposta definitiva al caso che tiene banco nel circuito ATP da ormai un anno.

Jannik Sinner con le braccia al cielo
L’incubo di Sinner si materializza: bomba sulla squalifica (TennisFever – ANSA)

 

La grandezza di Sinner non è solo certificata dai risultati straordinari che stanno arrivando negli ultimi mesi, ma anche per il modo in cui riesce ad eccellere pur avendo un fardello enorme da trasportare sulle spalle. Il fenomeno di San Candido deve fare i conti con la possibile squalifica per doping che ancora può arrivare nei prossimi mesi. Il 16 e 17 aprile verrà discusso dal TAS di Losanna il famoso ricorso, che dovrà emettere una sentenza definitiva.

In molti pensano che alla fine il tutto possa concludersi con una pesante multa ma senza una lunga squalifica. Discorso diverso per l’altra corrente di pensiero, altrettanto numerosa, che prevede uno stop (anche simbolico) sicuro. Quanto successo all’ex numero uno del mondo WTA Iga Swiatek, è lì a fare da giurisprudenza e può portare a dei facili parallelismi, anche se sarebbe meglio metterli da parte.

Jannik Sinner rischia grosso: la squalifica è sempre dietro l’angolo

Il problema è che questo tipo di similitudine è venuta a cadere dopo le ultime dichiarazioni di Witold Banka, il presidente della WADA. Secondo lui il caso di Jannik e quello che ha coinvolto Iga Swiatek, la numero 2 del mondo trovata positiva ma fermata per un mese senza ricorsi in seguito a una contaminazione involontaria di melatonina, sono diversissimi, del tutto imparagonabili.

Sinner stringe la racchetta per festeggiare
Jannik Sinner rischia grosso: la squalifica è sempre dietro l’angolo (TennisFever – ANSA)

 

Secondo Banka la minisqualifica della polacca, praticamente un’assoluzione, è stata accettata subito perché la melatonina è una sostanza diversa dal Clostebol. Le dichiarazioni parlano chiaro: “In primo piano c’è la responsabilità dell’atleta Sinner per il quale non stiamo dicendo che si è dopato. Ma un professionista è direttamente responsabile delle azioni del proprio staff e questa è la quintessenza dell’antidoping“. Poi sul parallelismo con Swiatek ha aggiunto: “La trimetazidina che si trova nella melatonina, che riguarda la Swiatek è una cosa. Lo steroide contenuto nella pomata spalmata dal fisioterapista di Sinner è qualcosa di profondamente diverso”.

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