L’ascesa di Joao Fonseca è appena iniziata con la conquista del primo titolo ATP in carriera. Un traguardo che gli ha regalato anche un’altra soddisfazione
“Sapevo che sarei stato nervoso e che dovevo superare l’emozione di giocare davanti a così tante persone. Ci ho provato con tutte le mie forze“, così Joao Fonseca ha commentato la sconfitta subita al primo turno del Rio Open dal francese Alexandre Muller.

Un’eliminazione deludente per il brasiliano davanti al pubblico di casa che lo ha acclamato, invano, per tutta la durata del match di primo turno nel quale Fonseca, oltre all’emozione di giocare davanti ai propri tifosi, ha patito evidentemente anche la stanchezza fisica e mentale accumulata la settimana scorsa nell’ATP 250 di Buenos Aires nel quale ha conquistato il suo primo titolo in carriera sul circuito maggiore.
Che Fonseca fosse un predestinato, si sapeva e, di certo, quello di Buenos Aires non resterà un caso isolato. Con la vittoria in finale contro Cerundolo, il brasiliano è già entrato in una graduatoria importante, posizionandosi al decimo posto tra i tennisti più giovani a vincere un titolo ATP dal 1990. A 18 anni e 5 mesi, Fonseca ha fatto meglio di Sinner che ha conquistato il suo primo trionfo a Sofia a 19 anni, stessa età di Djokovic. Fonseca ci ha messo tre mesi in più di Alcaraz che vinse ad Umago a 18 anni e 2 mesi.
Fonseca, è solo l’inizio: che balzo nel ranking
Con la vittoria di Buenos Aires, inevitabile è stata anche l’ascesa di Fonseca nel ranking ATP. Sono state 31 le posizioni guadagnate che gli hanno permesso di balzare in 68.a posizione. Un avanzamento cospicuo per un tennista che aveva terminato il suo 2024 al 145esimo posto della classifica mondiale, piazzamento che lo ha costretto a disputare le qualificazioni all’Australian Open, torneo in cui ha dato un saggio delle sue potenzialità battendo all’esordio un top ten come Rublev.

Mantenendo la posizione appena acquisita, Fonseca non dovrà più disputare più le qualificazioni sia negli Slam che nei Masters Mille con tabellone allargato come Indian Wells, Miami, Roma e Madrid. Lo rivedremo in campo proprio a Indian Wells, il primo Masters del 2025, in programma dal prossimo 6 marzo. Bellucci sarà certamente una delle mine vaganti del tabellone del torneo californiano con la possibilità di incrociare uno dei big già nei primi turni.
Una prospettiva che, di certo, non lo spaventa. Oltreché il talento, Joao ha anche un’altra dote tipica dei più forti ovvero l’ambizione. Lo confermano ulteriormente le sue dichiarazioni rilasciate dopo il trionfo di Buenos Aires. “Sto vivendo qualcosa di semplicemente incredibile. Il mio vero sogno è giocare a tennis, essere il numero 1 del mondo e vincere Slam”, questi i chiarissimi propositi di un tennista di cui sentiremo parlare ancora a lungo e non solo quest’anno.