Zverev, niente da fare: adesso è ufficiale

Niente da fare per Alexander Zverev: per il numero 2 al mondo è una batosta pesante, i suoi tifosi non la immaginavano proprio.

Alexander Zverev sperava di riscattarsi subito dopo la sconfitta in finale agli Australian Open per mano di Jannik Sinner. Il numero 2 al mondo aveva infatti grandi aspettative sia per il torneo di Buenos Aires che per quello di Rio de Janeiro: due eventi che avrebbero potuto permettergli già di accorciare un po’ il divario con Sinner nel ranking ATP, vista la squalifica che terrà fermo Jannik fino al 4 maggio.

Alexander Zverev deluso
Zverev, niente da fare: adesso è ufficiale – Foto ANSA (Tennisfever.it)

Invece le cose non sono andate proprio così. ‘Sascha’ è stato infatti eliminato ai quarti di finale degli Argentina Open dal beniamino di casa Cerundolo e anche a Rio ha alzato bandiera bianca ai quarti, sempre contro un argentino: stavolta è toccato a Francisco Comesana, bravo a rimontare dopo il primo set vinto da Zverev.

Due grosse occasioni sprecate da Zverev che consentono a Sinner di dormire sonni tranquilli: la probabilità che il 23enne di San Candido rientri agli Internazionali d’Italia a Roma da numero uno del ranking ATP è davvero molto alta. Ma non è questa l’unica mazzata per il tennista tedesco: proprio in queste ore è arrivata una sentenza che di certo non avrà fatto piacere al tre volte finalista Slam (US Open 2020, Roland Garros 2024 e Australian Open 2025).

Zverev niente da fare: parole durissime, che botta 

L’ex tennista francese Fabrice Santoro ritiene infatti che Alexander Zverev abbia un punto debole che non gli permette al momento di avvicinarsi al livello di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Santoro, intervenuto nell’ultima puntata di ‘Air Open’ (podcast del quotidiano francese L’Equipe), ha detto chiaramente che Zverev deve migliorare un suo colpo.

Alexander Zverev durante un match
Zverev niente da fare: parole durissime, che botta – Foto ANSA (Tennisfever.it)

Secondo l’ex tennista transalpino, infatti, ‘Sascha’ “non è a suo agio ad andare in avanti” e quando si ritrova a giocare contro campioni del calibro di Sinner e Alcaraz deve avere “una buonissima volée” per non essere trafitto dai passanti di Jannik e Carlos. Santoro, che nel corso della sua carriera è salito fino alla posizione numero 17 della classifica ATP, ritiene che il gioco di Zverev somigli molto a quello di Monfils: “Quando sei così forte senza giocare in avanti, è difficile uscire dalla tua comfort zone”. 

Per il vincitore di 30 titoli ATP, di cui ben 24 in doppio (due volte gli Australian Open), è necessario che Zverev faccia un passo in più e dimostri di saper essere più aggressivo: solo così potrà davvero competere con Sinner e Alcaraz.

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