Alexander Bublik ne ha combinata un’altra delle sue in campo. Coinvolto anche un noto giudice di sedia. Una scena quasi surreale
Era stato buon profeta Alexander Bublik con quella frase pronunciata al momento della stretta di mano con Jannik Sinner al termine di un match (perso) al Masters di Miami. “You are not human” (Tu non sei umano) ha esclamato il tennista kazako al cospetto del giovane collega che aveva appena iniziato la sua ascesa tra i big del tennis mondiale.

Giocatore di grandissimo talento, oltre a quello con Sinner, Bublik di siparietti in campo ne ha regalati tanti altri. Una serie di momenti anche esilaranti come quello dello scorso gennaio all’ATP di Montpellier in cui chiese a un raccattapalle di giocare al suo posto dopo il primo set perso nel match contro Kovacevic. Che dire poi della magia contro Shelton a Montreal con la racchetta lanciata a terra sulla smorzata del rivale a impattare la palla che poi ha oltrepassato la rete, rimbalzando due volte nella metà campo opposta.
Nelle ultime settimane, non c’erano stati altri show di Bublik fino al Masters di Madrid nel quale il kazako è tornato protagonista di una scena diventata subito virale nella quale è stato coinvolto anche Mohamed Layani, uno dei giudici di sedia più conosciuti e apprezzati sul circuito ATP.
Bublik, che siparietto in campo: sentite cosa dice a Layani (Video)
Bublik stava disputando il suo match di ottavi di finale contro Jakub Mensik quando, durante un cambio di campo, si è rivolto così all’arbitro. “Mohamed, ricordi quando il tennis era facile ? Cinque anni fa era facilissimo giocare. C’era gente nella top 50 che difficilmente si muoveva. Ora questo ragazzo non è nella top 5 e nemmeno nella top 10. Che caz** è tutto questo ?”, questo lo “sfogo” di Bublik cui Layani ha reagito con un sorriso che sa di conferma al monologo del tennista.

Il kazako ha pronunciato queste parole mentre veniva travolto da Mensik che si è imposto 6-3; 6-2 in meno di un’ora di gioco. Al di là dei sorrisi per la scena davvero estemporanea e inusuale che potete vedere qui sotto, c’è del vero in quello che ha detto Bublik. Indubbiamente, il livello dei giovani tennisti che stanno emergendo è davvero molto elevato sia nella fisicità che nella potenza quanto nello stile di gioco.
Mensik ne è un rappresentante autorevole. A 19, il tennista ceco ha già vinto il suo primo Masters 1000 in carriera, battendo in finale Djokovic a Miami. Draper (anche lui Masters champion a Indian Wells), Fils, Fonseca, Shelton, lo stesso Holger Rune sono gli altri rappresentanti di una generazione di giocatori che vedremo stabilmente ai vertici del tennis mondiale insieme a chi questa nuova epoca l’ha aperta ovvero Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.
Bublik ranting about tennis while losing to 19 year old Jakub Mensik
“Remember when tennis was easy? 5 years ago it was super easy to play tennis. Bunch of random people in top 50, barely moving. Now this guy is not even top 5, huh? F*** is that?”
— The Tennis Letter (@TheTennisLetter) April 29, 2025
Loro sono già a un bel passo avanti e Bublik, almeno per l’azzurro, aveva già previsto tutto.
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