Squalifica di 18 mesi, l’annuncio scatena la polemica su Sinner

Jannik Sinner continua a far parlare di sé per il tormentato caso clostebol, l’annuncio scatena la polemica alla vigilia del rientro in campo

Archiviato il Masters 1000 di Madrid, i riflettori del mondo del tennis sono tutti rivolti al Foro Italico di Roma, dove la prossima settimana avranno inizio gli Internazionali BNL d’Italia 2025. Un torneo prestigiosissimo, quest’anno ancora più atteso del solito, dato che sulla terra rossa capitolina farà il suo rientro in campo Jannik Sinner.

L’altoatesino, leader del ranking maschile, ha scontato la squalifica di tre mesi per doping e, adesso, vuole riprendersi tutto ciò che ha lasciato per strada in questo periodo: c’è grande curiosità di vederlo all’opera e di capire se sarà competitivo ai massimi livelli sin da subito.

Primo piani di Jannik Sinner con lo sguardo basso e la maglietta in bocca
Squalifica di 18 mesi, l’annuncio scatena la polemica su Sinner (Foto Ansa) – Tennis Fever

Intanto, però, proprio intorno alla figura del giovane azzurro sono tornate alla carica le polemiche. È successo dopo l’emergere di un nuovo caso di doping, che ha visto protagonista l’australiano Max Purcell. Il 27enne di Sydney ha ammesso di aver ricevuto infusioni endovenose di oltre 500 millilitri il 16 e il 20 dicembre 2023 (il limite è fissato a soli 100 ml in un periodo di 12 ore). Dunque ha accettato una sospensione di 18 mesi, in parte già scontata, per aver infranto l’articolo 2.2 del programma antidoping.

Doping, l’ultimo caso torna a scatenare le polemiche: la sentenza è chiarissima!

Una notizia che, come dicevamo, ha generato grande scalpore tra appassionati ed addetti ai lavori. Tra questi ultimi, immancabilmente, c’è qualcuno che ritiene vi sia stata una disparità di trattamento tra il tennista aussie e Jannik. John Millman, ad esempio, si è espresso in tal senso durante un’intervista rilasciata nelle ultime ore.

Jannik Sinner in azione col dritto al Roland Garros
Doping, l’ultimo caso torna a scatenare le polemiche: la sentenza è chiarissima! (Foto Ansa) – Tennis Fever

Lo trovo scioccante, ha commentato Millman con sdegno al Sydney Morning Herald. Sono stato uno dei più strenui difensori di Jannik Sinner, l’ho sostenuto molto, ma abbiamo bisogno di coerenza. Stiamo parlando di due pesi e due misure. I giocatori vengono trattati allo stesso modo? Sembra che i giocatori migliori ricevano un trattamento preferenziale, ha aggiunto.

L’australiano ha poi rincarato la dose dicendo: “I giocatori vogliono un gioco equo, vogliono un gioco alla pari, ma quando Jannik Sinner riceve un’interdizione di tre mesi per la presenza di una sostanza vietata nel suo organismo, e Max viene sospeso per sei volte tanto, è difficile non credere che il sistema abbia fallito con i giocatori”.

Un punto di vista chiaro, quello del 35enne di Brisbane. È altrettanto chiaro, però, che Millman non si è documentato riguardo il caso clostebol di Sinner: Jannik è stato dichiarato innocente sia dall’ITIA che dalla Wada, la sua squalifica – peraltro arrivata tramite un patteggiamento inevitabile – è dipesa soltanto dalla responsabilità oggettiva nei confronti dello staff.



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