Mazzata Sinner, nuova bordata: cala il gelo tra i tifosi

Dopo l’intervista esclusiva rilasciata dal numero uno del mondo ai microfoni del TG1, sono arrivate puntuali le reazioni: parole severissime

Se lo coccola da sempre, Angelo Binaghi. E non potrebbe essere altrimenti, dato che l’oggetto della sua infinita ammirazione ha dato, sta dando e continuerà a dare lustro allo sport italiano ancora per tanto tempo.

La sua immagine di campione anche fuori dal rettangolo di gioco poi, è un eccezionale veicolo, nonché fulgido esempio da seguire, per le giovani generazioni. Che hanno bisogno di idoli e di riferimenti come Jannik Sinner, il protagonista delle sue parole. Delle dichiarazioni forti che il presidente della FITP, già sostenitore della prima ora del tennista altoatesino – ha rilasciato ai microfoni di Rai Radio 1 Sport.

Una sorta di invettiva nei confronti di tutti coloro che vogliono infangare il nome e la figura del fuoriclasse della Val Pusteria. Dopo aver, nei mesi scorsi, contro-attaccato duramente Nick Kyrgios, sostenitore di una vera campagna diffamatoria, forse oltre i limiti della querela, nei confronti del giocatore azzurro, oggi Binaghi si scaglia contro chiunque ne voglia mettere in dubbio l’onestà, il rispetto delle regole, l’integrità morale.

Il dirigente azzurro ne ha per tutti, non risparmiando frecciate indirette – ma perfettamente riferibili ad altri campioni dello sport italico – che recentemente hanno sollevato dubbi su Sinner. Il riferimento alla ‘Divina’ Federica Pellegrini non è poi così casuale.

Binaghi, difesa ad oltranza di Sinner: “Ora parli solo il campo”

“La vicenda Clostebol è servita a Jannik per capire come il mondo sia popolato da cretini invidiosi, ne abbiamo ascoltati anche in Italia esprimere critiche nei suoi confronti. Il fatto di essere stato un grande campione o una grande campionessa non ti rende esente da questi meccanismi, da queste idiozie“, ha tuonato Binaghi.

“Quel che è accaduto serve per fare selezione. Il mondo del tennis professionistico è uno spaccato di quella che è la nostra società: c’è un’altissima percentuale di cretini che danno le opportunità a quelli che, come Jannik, non lo sono“, ha proseguito.

“Ha detto bene Nadal, confermandosi il numero uno a livello umano. Rafa ha chiesto perché si parli ancora del caso Sinner, un bravo ragazzo innocente che ha accettato addirittura una squalifica ingiusta. Il caso è completamente chiuso. Ha ragione Nadal, ora parlino le racchette e parli il campo“, ha chiosato colui che, per proteggere il fuoriclasse azzurro dall’eccessiva pressione della folla, ha creato una sorta di Fort Apache all’interno del villaggio del Foro Italico in occasione degli Internazionali di tennis di Roma.