Alexander Zverev non ha mollato l’idea di diventare numero uno del mondo ma deve fare i conti con un certo Jannik Sinner: una cosa ora lo avvantaggerà
Il tennista tedesco, arrivato a 28 anni senza aver vinto ancora uno Slam, cercherà di dare del filo da torcere a Sinner e Alcaraz, soprattutto sulla superficie preferita, ovvero la terra battuta. Tra Roma e Parigi è uno dei favoriti d’obbligo.
Alexander Zverev ha tradito le attese. Si perché dopo la squalifica di Jannik Sinner per la vicenda Clostebol, il tedesco classe ’97 ha avuto tre mesi per poter ricucire la distanza in classifica e andarsi a prendere la prima posizione del ranking ATP. Invece, l’attuale numero due del mondo non ha azzeccato nemmeno uno dei tornei più importanti. Tra Indian Wells e Miami non ha superato gli ottavi di finale, uscendo a testa bassa. Arrivati sulla terra battuta è stato estromesso dal torneo di Monte-Carlo dal nostro Matteo Berrettini, mentre a Madrid ci ha pensato l’argentino Cerundolo a spedirlo a casa. L’unica gioia sul terreno amico di Monaco di Baviera, che gli ha consentito di tornare numero due del mondo.
Adesso l’obiettivo di Zverev è giocare al meglio Roma, prima di tuffarsi anima e corpo su Parigi, Slam a lui più gradito. La concorrenza di Sinner e Alcaraz rimane sempre molto complicata, ma lui resta pur sempre il campione uscente nella Capitale. L’anno scorso in finale superò in due set contro il cileno Jarry.
Zverev punta agli Internazionali di Roma: la presenza di Sinner è per lui un vantaggio
Zverev è uno dei volti più attesi al Foro Italico, anche se mediaticamente i riflettori non sono accesi su di lui. Questo può essere un grande vantaggio, proprio per togliere quella pressione che spesso in passato gli è stata nemica. Lui stesso, da campione in carica, ha rilasciato una bella intervista ai microfoni di Sky Sport, in cui confessa come il ritorno di Sinner può essere un buon vantaggio.
“Mi piace passare inosservato e la presenza di Jannik in questo può essere positiva per me. Non voglio essere al centro dell’attenzione tutto il tempo”. Poi aggiunge: “Negli ultimi mesi, da prima testa di serie nei tornei, mi sentivo obbligato a mantenere un livello alto in campo“. Vedremo se basterà per avere la meglio del campione di San Candido.
